L’antichità di questa venerabile Chiesa Madre sotto il titolo di San Nicolò vescovo di mira risale al 1215. La Chiesa inizialmente di impianto normanno venne distrutta dal terremoto del 1542, ricostruita assunse uno stile tardo rinascimentale che mostra ancora oggi, fu danneggiata in parte dal terremoto del 1693 con il crollo del tetto. Segni esterni, sicuramente anteriori al terremoto del 1693, sono il volto del putto della parete esterna che dà nella via Dietro Matrice; il teschio tra due volute e la croce tra due gambe lungo la parete esterna della cappella di San Giuseppe, la cui posizione fa supporre un loro significato simbolico: il primo, probabilmente, indicava la presenza del Cimitero nella chiesa e nella zona adiacente; il secondo, le due vie, del bene e del male. Interessante il tondo posto nell’architrave della porta laterale con monogramma di Cristo IHS. L’attuale facciata del Duomo fu ricostruta dal 1853 al 1857, il prospetto è definito con blocchi di pietra calcarea perfettamente squadrati, nell’angolo sinistro una donna che rappresenta (la Fede) in quello destro una che rappresenta (la Speranza) il frontone delimitato da due conchiglie o chiocciole, è ornato da una decorazione di rami fogliacei con al centro uno scudo che contengono la Mitra segni che si riallacciano alla vita del Santo, esso è sormontato da due putti con una croce di ferro (la Carità). La struttura è a Croce latina con un interno ricco di significati simbolici che appaiono lungo le navate e il transetto, da porre alla vostra attenzione sono gli archi trionfali che danno apertura alle due cappelle laterali, gli altari situati nella navata destra ognuno di essi composto da quattro colonne tortili arrichite da elementi ornamentali. L’altare maggiore nel XVII presentava l’immagine del Santo Titolare insieme a quelle delgli Apostoli Pietro e Paolo quest’ultimo Patrono della nostra Città,oggi esso si presenta con una grande pala d’altare raffigurante l’apoteosi di San nicolò vescovo, da notare la balaustra con quattro pannelli e pregevoli marmi, molto importante è il coro ligneo posto sul presbiterio e la credenza situatasi nella stanza prima della Sacrestia, quest’ultima presenta un casserizzo ligneo del 1760 intarsiato legni pregiati e peltro, l’armadio è ornato dal Crocifisso e da sei statuine raffiguranti i Santi venerati in Paese.