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Località: Corso Regina Margherita, 2 - Proceno - Viterbo

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Palazzo Ascanio Sforza

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Palazzo Ascanio Sforza

Palazzo Ascanio Sforza

Il Palazzo Sforza di Proceno sorge sulla piazza principale del paese e fu edificato alla metà del XVI secolo per volere del Cardinale Guido Ascanio Sforza, Camerlengo di Santa Romana Chiesa e Governatore di Proceno il cui stemma compare sul portone del palazzo, con il leone rampante (animale araldico degli Sforza di Santa Fiora, famiglia di suo padre) e i gigli dei Farnese (famiglia a cui apparteneva la madre, Costanza, figlia di papa Paolo III). Sembra – ma non è provato – che il palazzo sia stato progettato dal Sangallo, che però ne disegnò certamente il portale.

Dopo avere abbattuto l’antico Palazzo Comunale per fare posto alla nuova costruzione i lavori si protrassero per circa sette anni su progetto dell’architetto Nanni di Baccio Bigio, detto anche Giovanni Lippi, di origine fiorentina che operò a Roma attorno alla metà del sec. XVI.

Il palazzo, a seguito alla distribuzione del patrimonio del Cardinale Guido Ascanio, fu assegnato, insieme al paese e territorio di Proceno, al fratello Paolo, che divenne quindi Marchese di Proceno.
Fu proprio paolo I^ a portare a termine l’imponente edificio, facendo anche costruire una cappella, una “cantonata” e una loggia che si affacciava sulla valle del Paglia.

Purtroppo di questa parte del palazzo rimane ben poco dopo il crollo del 1873 e quello del 1890.
Il palazzo Sforza passò dai successori del cardinale ai Mazzanti nel 1711. In seguito, nel 1738, fu acquistato da Francesco Selvi di Sorano. Passò poi ai Del Monte quindi ai Severi, legati da matrimonio e da relativa discendenza ai del Monte.

Nel 1985 il Comune di Proceno acquistò dalla famiglia Severi il Palazzzo Sforza, iniziando una serie di lavori di consolidamento e restauro dell’edificio., che ha oggi riacquistato la sua piena funzionalità nella parte anteriore, con la ricostruzione dell’ala che dà su via della Pace, con la messa in opera di una scalinata e di un ascensore che portano ai piani superiori e con il consolidamento e restauro di altre parti.
Al suo interno sono visibili le volte affrescate, un cortile con pozzo in travertino, gli affreschi e il soffitto a cassettoni del piano nobile dell’edificio.

Attualmente il palazzo é utilizzato per mostre, convegni ed altri eventi culturali. Nelle sale del piano interrato del palazzo è stato allestito il Museo della civiltà Contadina.

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