Posta a metà della strada più trafficata, era detta volgarmente Pietra dello Scandalo. Pietre simili furono in uso nelle principali città italiane e nell’antica Roma. Secondo la consistenza della somma da restituire, il debitore insolvente era costretto a sedere sopra la pietra, a braghe calate, per alcune ore, tra insulti, sputi e sberleffi. Con questo gesto l’insolvente ammetteva il proprio fallimento, ma si ritrovava libero dal debito.