Il complesso monastico di San Giovanni in Venere di Fossacesia risale al XIII sec. La posizione è molto panoramica, affacciato com’è su un’ampia porzione di costa adriatica. La chiesa presenta la struttura classica delle basiliche di stile cistercense, con tre navate separate da archi ogivali e soffitto di legno. La facciata principale presenta il Portale della Luna, in marmo bianco. Sul lato sud si trovano il portale delle Donne (che è quello comunemente usato) ed il campanile mozzato. Opposte alla facciata principale, si trovano tre absidi, la cui decorazione ad archi e bifore rivela un certo gusto arabeggiante. Sotto l’altare maggiore si trova la cripta, in cui si può apprezzare il colonnato romano.
Il riferimento a Venere deriva da una tradizione che individua un tempio pagano sul luogo dell’attuale chiesa (un tempio, secondo alcuni, costruito nell’80 a.C. e dedicato a Venere Conciliatrice). L’unica traccia di questo tempio sarebbe rimasta nel toponimo Portus Veneris, che designava un approdo posto alla foce del fiume Sangro in epoca bizantina. Un secondo riferimento a Venere è dato dal fatto che sotto l’Abbazia è ubicata la cosiddetta fonte di Venere, fontana romana dove secondo una tradizione paganeggiante sussistente fino alla metà del Novecento, le donne che desideravano concepire un figlio si recavano ad attingere l’acqua sgorgante dalla stessa.
Dal 1954 vi si è stabilita una comunità di Padri Passionisti.