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Località: Via Santa Maria Maddalena - Saracena - Cosenza
Sito: https://www.comune.saracena.cs.it/index.php?action=index&p=10246

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Chiesa di Santa Maria del Gamio

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Chiesa di Santa Maria del Gamio

Chiesa di Santa Maria del Gamio

Dal greco gamio, delle nozze (con probabile riferimento a quelle di Cana) la chiesa è una costruzione di origine bizantina, costruita probabilmente intorno ai secoli X e XI a.C. Dall’analisi di alcuni antichi frammenti di pergamena si può dedurre che il rito bizantino sia rimasto in uso fino al 1568, anno della consacrazione della chiesa al rito latino.

Alla chiesa si accede da un cancello in ferro, costruito, e collocato sul luogo, nella seconda metà del XIX secolo. Davanti al cancello ci sono due porte, una delle quali utilizzata come ingresso della chiesa. La porta più antica venne costruita da un certo Giovanni La Bollita di Altomonte all’inizio del 1600, con stucchi esterni realizzati da Pascale Morello nel 1757-58, mentre l’altra porta venne realizzata nel 1872, in seguito ai lavori di allungamento dell’edificio.

L’interno della chiesa, ricco di opere d’arte, è a tre navate. La navata centrale si presenta con un maestoso soffitto a cassettoni lignei intagliati e indorati, opera degli artigiani Jacono Lanfusa e Vincenzo de Untiis che la realizzarono tra il 1619 e il 1628. L’unica cappella della chiesa è dedicata a Sant’Innocenzo Martire, protettore della parrocchia. La statua di Sant’Innocenzo venne acquistata a Napoli nel 1831, e posta su un altare marmoreo costruito nel 1772 dall’artista napoletano Marino Palmieri sul quale era in precedenza collocata la statua della Madonna della Natività, poi traslata nell’altare maggiore.

Nella sacrestia è conservato un bel polittico su tavola della metà del Cinquecento, tra le cui raffigurazioni spiccano San Biagio e San Francesco di Paola. Alla base della struttura, sotto due colonne, sono posti gli stemmi dei Sanseverino, signori di Saracena, e della città. Di notevole interesse è anche il pancone sottostante, di bottega artigiana locale, risalente alla metà del XVII secolo. Attiguo alla sacrestia si trova il Museo di Arte Sacra.

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