Il duomo di Scanno, detto anche dell’Assunta, è in stile romanico abruzzese. L’aspetto generale è quello risultante dall’intervento del 1636, quando furono aperte le porte ai lati, e del 1840, quando per intervento di Gaetano Ciarletta furono aperte le finestre ovali, in seguito trasformate in aperture circolari.
Il portone centrale, intagliato, di scuola borgognona (XII-XIII secolo), mostra un altorilievo di due teschi per anta, in monito del “memento mori” ai fedeli entranti da queste porte. L’interno è a 3 navate, una per portone. La navata centrale termina con un’abside semicircolare. Il pulpito, appoggiato nell’ultima colonna a destra, è di Ferdinando Mosca di Pescocostanzo. Vi si accede da una scala che sale a chiocciola sulla colonna. L’altare è in marmo policromo con gli emblemi del santissimo sacramento con il ciborio, è stato costruito dai marmorai di Pescocostanzo e di Alfedena su disegno di Panfilo Rainaldi.