Il Museo della lana di Scanno è stato edificato con delle pietre di un’antica porta della città che immetteva su una strada che portava a Roma. L’esterno è in stile romanico-abruzzese, in forma pressoché ottagonale con tettoia a spiovente di media pendenza con tegole rurali.
Nell’unica sala espositiva vi sono degli oggetti che ripercorrono la vita di un pastore, la preparazione di formaggi, l’allestimento delle case, il lavoro dei campi, la tessitura e la tintura della lana ed il costume popolare. Nella mostra vengono esposti gli strumenti, la dispensa, la cucina, la camera da letto (con un letto fatto con delle foglie secce di granoturco, le lenzuola tessute e colorate a Scanno ed un contenitore di braci usato per riscaldare il letto, chiamato localmente “il monaco”, sul poggiatesta o testiera vi erano delle immagini sacre), la lavorazione dei formaggi (sono esposti paioli, dei canestri detti localmente fiscelle, forme e mestoli) e della lana ed i culti, inoltre la mostra permanente “La vita quotidiana a Scanno e nella Valle del Sagittario” viene rinnovata ogni anno.
Il museo è inoltre un punto di riferimento per studiosi e volontari, che espongono dei risultati delle loro ricerche che studiano la cultura abruzzese moderna e contemporanea. Ogni anno qui vengono presentati i risultati dell’attività del “Centro studi per l’immagine dell’Abruzzo” e condotti studi sistematici sui tessuti, la loro produzione e colorazione, la storia del costume tipico di Scanno e la lavorazione del legno, del tessuto e dei metalli.