Di grande importanza storica, Palazzo Besta conserva una splendida architettura rinascimentale.
La potente famiglia Besta ha origini assai antiche, infatti viene documentata a Teglio nel XIII secolo.
Della residenza della famiglia non si hanno dati certi e le indagini condotte sull’edificio e la sua struttura risalgono al XIV secolo. Probabilmente il palazzo, a quel tempo, era molto simile al tipo di residenza medievale che si usa definire mans, una via di mezzo tra la dimora fortificata e la villa rustica. Non si sa esattamente quando il palazzo assunse la forma attuale, che mostra chiari tratti rinascimentali ma è probabile che i lavori di ristrutturazione siano iniziati all’epoca di Azzo i Besta, attorno al 1490, e conclusi nel 1508 con la sua morte.
L’edificio ha tre piani fuori terra che si articolano intorno ad un cortile quadrato con due ordini di logge.
La facciata principale fiancheggia la strada di accesso al paese ed è divisa in due piani da un’alta fascia decorata a rombi. Le finestre di dimensioni variabili, sono sormontate da timpani triangolari, al centro dei quali sono dipinti tondi con profili di uomini illustri. Nelle lunette del sottogronda sono affrescati gli stemmi di alcune importanti famiglie telline.
L’inizio della campana decorativa del palazzo risale agli anni di Azzo II, attorno al 1540 circa. I lavori più antichi sono certamente gli affreschi del cortile centrale, il vero cuore della casa, con le Storie dell’Eneide dipinte a monocromo su tutta la parete del loggiato superiore, prive di partiture architettoniche a separare i vari episodi; il fregio, con motivi decorativi e medaglioni che racchiudono profili di personaggi maschili e femminili, posto a marcare la divisione tra il loggiato superiore e quello inferiore; e infine, le Storie dell’Orlando Furioso del salone d’onore, e le lunette a monocromo del registro superiore, dove è ripetuto il motivo dei medaglioni con busti e profili di personaggi vestiti all’antica o in abiti contemporanei.
La potente famiglia Besta ha origini assai antiche, infatti viene documentata a Teglio nel XIII secolo.
Della residenza della famiglia non si hanno dati certi e le indagini condotte sull’edificio e la sua struttura risalgono al XIV secolo. Probabilmente il palazzo, a quel tempo, era molto simile al tipo di residenza medievale che si usa definire mans, una via di mezzo tra la dimora fortificata e la villa rustica. Non si sa esattamente quando il palazzo assunse la forma attuale, che mostra chiari tratti rinascimentali ma è probabile che i lavori di ristrutturazione siano iniziati all’epoca di Azzo i Besta, attorno al 1490, e conclusi nel 1508 con la sua morte.
L’edificio ha tre piani fuori terra che si articolano intorno ad un cortile quadrato con due ordini di logge.
La facciata principale fiancheggia la strada di accesso al paese ed è divisa in due piani da un’alta fascia decorata a rombi. Le finestre di dimensioni variabili, sono sormontate da timpani triangolari, al centro dei quali sono dipinti tondi con profili di uomini illustri. Nelle lunette del sottogronda sono affrescati gli stemmi di alcune importanti famiglie telline.
L’inizio della campana decorativa del palazzo risale agli anni di Azzo II, attorno al 1540 circa. I lavori più antichi sono certamente gli affreschi del cortile centrale, il vero cuore della casa, con le Storie dell’Eneide dipinte a monocromo su tutta la parete del loggiato superiore, prive di partiture architettoniche a separare i vari episodi; il fregio, con motivi decorativi e medaglioni che racchiudono profili di personaggi maschili e femminili, posto a marcare la divisione tra il loggiato superiore e quello inferiore; e infine, le Storie dell’Orlando Furioso del salone d’onore, e le lunette a monocromo del registro superiore, dove è ripetuto il motivo dei medaglioni con busti e profili di personaggi vestiti all’antica o in abiti contemporanei.