L’origine della chiesa di San Martino è incerta in quanto siamo in possesso di poche prove storiche relative alla sua struttura medioevale originaria, sono visibili un portale sul lato nord e due cappelle laterali – oggi trasformate in sacrestie – oltre al campanile che è di chiaro impianto romanico. Tre navate con soffitti decorati ad affreschi ne compongono l’interno, che custodisce un organo di grande rilievo, un Serassi del 1848 di ottima fattura, realizzato con la collaborazione dell’architetto Ulisse Salis e dell’artigiano tiranese Francesco Bonacossa. L’organo è stato sottoposto ad un radicale intervento di manutenzione straordinaria nel 2016, che ne ha recuperato integralmente la funzionalità, l’estetica e la solidità strutturale.