Nel cuore di Veroli, non lontano dalla Cattedrale di Sant’Andrea Apostolo, si trova la chiesa dedicata a Santa Maria Salome, patrona della città. Questo luogo sacro si trova nel sito dove nel 1209 furono scoperti i resti della pia donna del Vangelo.
Secondo i rapporti inviati al Papa Innocenzo III da Girardo, l’abate di Casamari, le reliquie furono trovate in un’area difficile da raggiungere, suggerita da Tommaso, custode della chiesa di San Pietro. Attorno a queste occupate sepulture venne costruito un oratorio, che nel corso del tempo fu trasformato e ampliato. Pur essendo stata distrutta dal terremoto del 1350, questa struttura fu prontamente ricostruita e consacrata nel 1492.
Nel corso del XVIII secolo, la chiesa fu oggetto di lavori di ristrutturazione sia esterni che interni. Dall’architettura la chiesa è divisa in tre ampie navate e ospita una tela rappresentante Santa Salome dell’artista Cesari Giuseppe, meglio conosciuto come il Cavaliere d’Arpino, con immagini dei santi apostoli, probabilmente opera del pittore locale Giuseppe Passeri.
La chiesa è famosa per i suoi affreschi del XIII e XIV secolo e per un grande trittico che mostra la Vergine Maria e vari ordini francescani. La cupola della chiesa è decorata con affreschi attribuiti a Giacinto Brandi, mentre altri raffiguranti scene della Passione sono forse opere di Maratta.
Nella seconda cappella, il Vescovo Tartagni fece costruire nel XVIII secolo la Scala Santa. Composta da dodici gradini, contiene anche un frammento della Santa Croce di Gerusalemme, per la quale i visitatori possono ottenere un’indulgenza papale.
La chiesa ospita numerose opere d’arte, tra cui un crocifisso di F. Trevisani, una Deposizione di A. Cavallucci, e una statua lignea di Santa Salome del XVII secolo. Nell’ultima cappella della navata destra si trova un monumento funerario dedicato a Francesca Antonia Leni, una giovane donna che morì a soli 15 anni.
Nella parte inferiore della chiesa si trova un oratorio antico, raggiungibile tramite una scala che avvolge una torre circolare. Qui sono conservati i resti mortali di Santa Maria Salome, insieme alle reliquie dei santi Biagio e Demetrio.
Di fronte alla chiesa si trova il Seminario, ospitante la Biblioteca Giovardiana, una delle più antiche biblioteche pubbliche d’Italia, a partire dalla seconda metà del 1700.