L’edificio ha un aspetto tardo romantico che richiama le costruzioni medievali per via delle torri, delle merlature e dell’uso dei mattoni a vista. Si presenta con una pianta centrale che occupa una superficie di circa 700 m². Le due torri avevano due diverse funzioni: una ospitava il serbatoio per la raccolta dell’acqua, mentre la seconda, alta circa 50 m, era usata come belvedere.
All’ingresso si trova un grande atrio di circa 100 m² che si apre in altezza sui tre piani della villa. È coperto da un doppio lucernario e circondato da un loggiato riccamente decorato. Al piano terra si trovavano, in origine, altre stanze padronali: il salone blu, il salottino bianco, lo studio padronale, il salone verde dotato di grande camino, la sala rossa con porta a vetri che affacciava sul giardino, una sala da pranzo e una sala dedicata al gioco del biliardo. I locali di servizio, lavanderia e cucina, erano posizionati nel piano seminterrato.
Salendo un imponente scalone d’onore in marmo con balaustra in rame decorato con motivi floreali, si poteva accedere al primo piano, dove si trovavano le camere da letto padronali. Per raggiungere il secondo piano dell’edificio era presente una piccola scala in legno che dava accesso a una piccola stanza vetrata posta in cima alla torre principale.
All’esterno la villa è caratterizzata da contrasti cromatici dati dall’uso di laterizio a vista rosso e ceppo dell’Adda tendente al bianco. Per gli impianti decorativi vennero scelti materiali più pregiati, come pietre di Saltrio, Mapello e Verona, ma anche marmi colorati perle colonnine delle finestre sormontate da archi a tutto sesto. Per la decorazione esterna si fece anche ricorso a marmo bianco di Carrara, mosaici, affreschi, ferri battuti e bronzi. Tutti gli arredi interni erano in legno e realizzati dai laboratori di falegnameria del villaggio.