Comprende una grotta scavata nella roccia calcarea, nella quale secondo la tradizione, attorno all’anno 1000 dimorò il monaco benedettino san Domenico. Alla chiesa si accede attraverso un portico con quattro grossi dipinti del 1938, opera del pittore villalaghese Alfredo Gentile, raffiguranti scene tratte dalla vita del santo e focalizzate sulla narrazione di alcuni miracoli. L’accesso alla chiesa avviene attraverso un portale a grottesche, databile agli inizi del sec. XVII.
All’interno si nota il grande altare in stile neogotico del XIX-XX secolo circa, un’ottocentesca statua lignea di san Domenico abate orante e alla base il bel paliotto in stucco marmoreo del 1761, realizzato da Giuseppe Mancini. Nella chiesa si trovano altre opere del pittore Alfredo Gentile: San Domenico Abate che salva un’ossessa (1969), Sant’Antonio da Padova con Bambino (1969), una Madonna con Bambino e San Francesco che parla al lupo (1969).