Il Moai di Vitorchiano fu scolpito negli anni 90, in sole quattro settimane, da 11 indigeni dell’Isola di Pasqua, invitati dalla trasmissione RAI “Alla ricerca dell’Arca” a realizzare un programma di “gemellaggio” culturale, al fine di rilanciare l’interesse sui moai originali che si stanno deteriorando.
L’intento era di scovare una pietra vulcanica simile a quella delle cave di Rapa Nui per poterne costruire uno nuovo. La trovarono proprio a Vitorchiano e l’enorme blocco di peperino, del peso di 4 tonnellate fu scolpito esclusivamente a mano con le tipiche asce maori e con pietre taglienti seguendo l’antica cerimonia del Kuranto, arricchita da canti in lingua originale.
La tradizione pasquense vuole che il visitatore “strofini” l’ombelico del Moai come gesto portafortuna.