Montalbano è da sempre il borgo della ‘terra pendente’. Le case si arrampicano quasi in verticale alla parete sud del Monte della Riva.
Montalbano ha conservato intatto il fascino dell’antico fortilizio, con il saliscendi di vicoli, la chiesetta settecentesca e la graziosa canonica, su cui si erge il campanile del ‘600. Il panorama è stupendo: a nord i boschi che risalgono la Riva, a sud lo sguardo spazia oltre la valle del Rio Missano e arriva fino al crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano, dominato dal Corno alle Scale e dal Monte Cimone.
L’abitato antico si raccoglie compatto attorno alla chiesa dell’Assunta; le abitazioni chiudono stretti vicoli e si arrampicano sino ai boschi del Monte della Riva, che visto da qua mostra un’imponenza che i suoi 800 metri non gli darebbero. Da alcuni anni, durante i mesi di dicembre e gennaio, Montalbano si trasforma nel ‘borgo dei presepi’, con esposizione di presepi lungo le vie del borgo.
Meritano assolutamente un visita la Chiesa parrocchiale dell’Assunta con le sue tre navate, ricostruita nel 1757. All’interno sono conservati: un battistero in arenaria e legno del 1614, tele del 600, un pregevole altare in scagliola con porticelle laterali del 1716, statuette in marmo bianco del 300.
All’interno della seicentesca torre campanaria è conservata una campana del 1482 con bassorilievi. Nel centro del borgo troviamo anche un’abitazione del 500 con portico in legno sostenuto da colonne in arenaria con capitelli scolpiti, l’Oratorio di San Michele del 1464, adiacente al cimitero, e l’ Oratorio della Madonna della Salute del 1636, con elegante porticato.
Lungo la strada che congiunge Montalbano a Zocca, troviamo il Cantone, che comprende un complesso rurale con torre cinquecentesca, accanto al quale sorge l’Oratorio di S. Filippo Neri (1700); la Cavola, invece, è un agglomerato attorniato da un muro di cinta del ‘700. All’interno, una casa padronale del’800 è stata costruita su una preesistente struttura cinquecentesca con torretta e mediana.