Consonno – Ph. Matteo Giovanardi/Unsplash
Esistono in Italia dei luoghi abbandonati, in cui perdersi nel silenzio frastornante: sì proprio così, se vuoi provare un’esperienza differente dal solito, magari in occasione di Halloween e delle feste tra Ognissanti e i Defunti, questi sono i posti giusti.
Scopriamo insieme i 5 borghi fantasma più curiosi da visitare in Lombardia, tra cui Assiano, Borgo del Canto, Mulini di Piero, Monteviasco e Consonno.
1. Assiano
In provincia di Milano, sorge un borgo completamente abbandonato nei pressi di Baggio: Assiano, un borgo rurale abbandonato risalente all’anno Mille.
Poco c’è dato sapere di questo borgo abbandonato, ciò che è noto è che fu di appartenenza della famiglia Agnelli e Feltrinelli e che per anni è stato uno dei principali caseifici della zona, specializzato nella produzione di burro e formaggio.
Il borgo fu spopolato dopo l’abbandono degli ultimi abitanti del paese, e rimane come ammasso di cascine, granai e costruzioni agricole.
Ph. milanofotografo.it
2. Borgo del Canto
In provincia di Bergamo, sul Monte Canto, sorge il Borgo del Canto, un borgo completamente abbandonato caratterizzato da un ammasso di ruderi e rovine di origine agricola.
Si tratta della naturale evoluzione di un tipico centro agricolo, lasciato disabitato dopo il fenomeno di abbandono delle campagne verso il nucleo cittadino.
Il Borgo del Canto, dal nome poetico e suggestivo, sorge presso la Valle San Martino a Pontida, e nasce come originario centro medievale di monasteri e luoghi religiosi, sotto la giurisdizione tra Venezia e Milano. Oggi è possibile raggiungerlo solo a piedi, partendo dall’Abbazia di Sant’Egidio in Fontanella o dal cimitero di Pontida. Completamente disabitato, il Borgo del Canto è un ammasso di ruderi che nascondono segreti e affascinano i visitatori più curiosi.
Ph. notizie.it
3. Consonno
Frazione del comune di Olginate, in provincia di Lecco, Consonno è un borgo i cui edifici sono ancora parzialmente conservati e il suo abbandono è dovuto da gravi episodi di frane del terreno. Definito anche “Il Paese dei Balocchi”, Consonno inizialmente era un progetto industriale del Conte Mario Bagno che, nel 1962, voleva trasformarlo in una improbabile città dei divertimenti, una sorta di “Las Vegas” della Brianza. Il suo progetto però fu vano, tanto che nel 1976, il borgo fu colpito da una frana, trasformandolo così in una vera e propria città fantasma, disabitata e meta anche di feroci rave party (l’ultimo nel 2003 ha praticamente distrutto tutto quello che ne era rimasto).
Ph. Riccardo Sartori/Unsplash
4. Mulini di Piero
Per i veri amanti della natura, i borghi fantasma di Mulini di Piero e Monteviasco sono autentiche perle da visitare, magari in occasione di una gita o di un’escursione fuori porta.
Il borgo Mulini di Piero, dal poetico nome che ricorda le canzoni di De Andrè, è popolato da antichi mulini a vento, proprio come dice il nome stesso, abbandonati e sospesi nel tempo, risalenti al XVIII e XIX secolo.
Sono immersi nella pittoresca Val Veddasca, proprio alle pendici del Monte Lema nella piana in cui scorre il celebre fiume Giona, in provincia di Varese.
Ph. unviaggioinfiniteemozioni.it
5. Monteviasco
A poche centinaia di metri da Mulini di Piero si trova Monteviasco, un altro borgo fantasma che si può raggiungere attraverso una funivia attualmente chiusa.
Monteviasco è considerato uno fra i borghi più belli del nostro Stivale e lo si può raggiungere tramite un sentiero in salita, costellato da oltre 1.400 gradini.
In questi borghi si possono trovare case abbandonate, vecchie baite in legno e in pietre, piccole chiese di epoca romanica che rappresentavano i luoghi di culto di quelle piccole comunità, ormai perse nel tempo e nel paesaggio.
Santuario della Serta di Monteviasco