I borghi italiani e le loro curiosità. Curiosità che arrivano dalla storia, dalle biografie interessanti degli emergenti uomini della borghesia oppure dalle semplici vicende quotidiane di quella storia che coinvolge l’uomo anche nelle vicende più piccole e ordinarie della vita. Qui in realtà una curiosità ci porta poi ad un particolare che passò dalle mani (e dalle tasche) di tutti.
Questa minuta storia dell’Italia di provincia ci porta in Lucania, precisamente a Rotondella. Un paesaggistico borgo collocato in altura ma a due passi dalla costa ionica dell’area materana. Siamo non lontani da Metaponto, Pisticci, Policoro. Rotondella, con Nova Siri, è l’ultimo lembo della Basilicata: subito dopo si è già in Calabria con Rocca Imperiale e altri centri.
La curiosità ce la fa conoscere un libro da poco pubblicato. La news, se così si può dire, è questa: è lucano l’inventore delle 500 lire. Già, proprio la nostra cara vecchia monetina con cui qualcosa potevi fare. Pensate un pò ora con l’equivalente in euro! La firma “numismatica” è quella di Nicola Ielpo, originario appunto di Rotondella in provincia di Matera. Suo il brevetto, registrato nel 1982, per la produzione della moneta bimetallica, che sarebbe poi stata utilizzato da numerosi altri Paesi di tutto il mondo. Ielpo è morto nel 2012. La storia è dunque recente. Lo studioso è stato anche animatore, nel 1991, del gruppo di lavoro Mdwg (Mint Directors Working Group), occasione che convocò i massimi esperti di monete europei per stabilire forma, peso e materiali della moneta che sarebbe poi diventata l’euro.
Scrisse tante memorie dei suoi viaggi ed incontri culturali. Una personalità assolutamente interessante e suggestiva. A curare una pubblicazione su questa figura ecco Pino Suriano, col suo “Nicola Ielpo. Il lucano che inventò le 500 lire. Memorie di viaggio e altri ricordi“.
Suriano è presidente del comitato di Matera della Società Dante Alighieri. Ha provveduto alla pubblicazione per l’editore Edigrafema, con il contributo della Regione Basilicata.
“Sono i racconti – si legge nell’introduzione – di un uomo che incontra dittatori, principesse, faccendieri, atleti olimpici. Sono gli occhi di un dirigente di successo, con fiuto imprenditoriale, che esporta con intelligenza il brand Italia, ma il suo è anche lo sguardo di un uomo che si lascia ferire dalla povertà che incontra nel mondo e dal suo contrasto con il lusso degli hotel che lo ospitano. È il mondo dalla prospettiva di un uomo geniale ma umile”.
L’occasione ci è però propizia anche per qualche nota su Rotondella, come nello spirito dei nostri pezzi e nello stile del nostro portale. Significativamente suggestivo il panorama che da qui si gode. Un’area solitaria, a tratti desolata. Ma è il fascino di queste terre.
Ecco poi la chiesa madre di Santa Maria delle Grazie, con statue lignee dell’Immacolata, della Madonna delle Grazie e di Sant’Antonio. La chiesa di Sant’Antonio da Padova, legata al convento francescano degli Zoccolanti, è pure interessante, datata al 1652. La struttura vanta un altare in marmo policromo e statue di San Francesco d’Assisi, San Pasquale Baylon e Santa Rosa da Lima.
E poi il mare è ad un tiro di schioppo. In poco tempo è vicina anche l’area del Pollino lucano, con San Giorgio (Ancor provincia di Matera) e poi, più a sud, le prime terre settentrionali della Calabria.
Foto Enza Berardi