La Ndocciata è uno spettacolare rito tradizionale che solitamente si è svolto ad Agnone l’8 e il 24 dicembre. Quest’anno, però, cambia data e si avverrà il 10 e 24 dicembre L’evento è costituito da una sfilata di grandi fiaccole, costruite artigianalmente con legno di abete bianco e fasci di ginestre secche, lungo il corso del paese. Le ‘ndocce (torce), tenute insieme dallo spago, possono essere alte fino a due o tre metri e talvolta sono riunite da paletti trasversali per formare grandi gruppi di fiaccole.
Foto di @yallersmolise
Le radici di questo antichissimo evento risalgono all’epoca romana, ai tempi della tribù dei Sanniti, i quali usavano le ‘ndocce come fonte di luce durante gli spostamenti notturni. Dopo il XVIII secolo, la tradizione è stata tramandata dai contadini che cercavano di illuminare il percorso per raggiungere le chiese lungo le strade del paese durante la notte di Natale. Vi sono alcune credenze che affermano che se il vento durante la Ndocciata soffia da nord, l’anno che stava per iniziare sarebbe stato un buono e inoltre nel medioevo si credeva anche che le ’ndocce tenessero lontane le streghe.
In tempi non lontani, gli abitanti gareggiavano per realizzare le torce più belle e compatte e per farle durare di più, al fine di farsi notare agli occhi delle ragazze del paese. Alla fine della sfilata i partecipanti portavano la propria ‘ndoccia sotto la finestra della fanciulla nella quale riponevano le proprie speranze e, se lei si affacciava significava che aveva gradito il gesto, in caso contrario la torcia, e l’ardore del giovane portatore, veniva spenta con una poco gradita secchiata d’acqua.
Foto di www.facebook.com/ndocciata/
La processione delle ’ndocce è anche considerata uno dei riti del fuoco più antichi al mondo ed è stata riconosciuta come “Patrimonio d’Italia per la tradizione” dal Ministero del Turismo nel 2011.
Alla Ndocciata, che è sempre accompagnata da canti tradizionali e da suonatori, prendono parte centinaia di portatori di torce di tutte le età e provenienti dalle cinque contrade del paese: Capammonde e Capabballe, Colle Sente, Guastra, Sant’Onofrio, San Quirico. I portatori vestono con abiti tradizionali (cappe) e, dopo aver acceso le ’ndocce si incamminano lungo il corso principale del borgo di Agnone, trasformandolo in un gigantesco ed emozionante fiume di fuoco, fino a giungere alla piazza dove vengono usate per accendere un grande falò. La popolazione si riunisce intorno al falò per dare addio a quanto di negativo c’è stato durante l’anno che sta per finire e che simbolicamente sarà bruciato nel fuoco.
Foto di www.facebook.com/comuneagnone
L’edizione di quest’anno del 10 dicembre (più rivolta ai turisti piuttosto che quella più intima e tradizionale del 24 dicembre) sta richiamando migliaia di visitatori. Già i ristoranti del paese hanno registrato il tutto esaurito e, per misure di sicurezza, il comune si avvarrà della collaborazione delle forze armate e associazioni come l’Associazione Nazionale Carabinieri – Nucleo Volontario e Protezione Civile Agnone, la Croce Rossa Italiana, Molise Emergenza e l’Associazione Vigili del Fuoco in Congedo. Per finanziare l’iniziativa della prossima edizione, e per garantire una buona riuscita dell’evento, gli organizzatori hanno predisposto dei pedaggi per raggiungere l’area della manifestazione e i parcheggi saranno a pagamento. Inoltre lungo il corso verranno erette delle tribune per godere meglio dello spettacolo che saranno accessibili previo acquisto di un biglietto.
Per rimanere aggiornato, consulta la pagina Facebook del Comune di Agnone.
Si prospetta quindi una Ndocciata in grande stile, come possiamo vedere nel seguente video realizzato dallo studio le “Iridi Digitali”.
Foto principale da www.facebook.com/proloco.agnone/
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