A metà strada tra Modena e Bologna, sull’appennino emiliano, Zocca è un piccolo borgo che sa di storia e crescentine, aria buona e castagne, borlenghi e musica.

Zona ricca di castagni, dai quali deriva il suo nome, che in dialetto frignanese significa ceppaia, tronco di legno, era a metà del Quattrocento un fiorente mercato che divenne poi, nella prima metà del XVII secolo, il principale di questa parte d’Emilia.

Zocca

Da sempre situata nel cuore di una terra ricca di folti castagneti, Zocca sorge sulla cresta che divide la valle del Panaro da quelle di Samoggia e Reno ha nell’ottocentesca chiesa parrocchiale di San Contardo il suo cuore religioso, e nel Santuario della Verucchia, dedicato alla natività della Vergine Maria, un’interessante meta fuori dall’abitato, su di un colle boscoso.

Zocca: Montalbano

Missano, con la torre del Cinquecento e la seicentesca chiesa di San Vitale, Montecorone, nella quale nel XII secolo sorgeva un castello, Monteombraro, con la seicentesca chiesa di San Salvatore, Montalbano, dagli svariati edifici dall’originaria forma medievale, Montetortore, con i ruderi dell’antico castello, Zocchetta, con edifici cinquecenteschi, Rosola, con la chiesa di San Lorenzo e Monte Questiolo, con i ruderi del castello ed il vecchio borgo, sono le tante frazioni di Zocca dove vale la pena recarsi anche solo per godersi la buona tavola e gustare qualche specialità come i borlenghi. Tipiche crepe sottili e croccanti, preparate con acqua, farina e sale e talvolta anche uova, i borlenghi vengono conditi con la “cunza”, che in modenese significa riempimento, un battuto di pancetta, lardo, aglio e rosmarino, e serviti caldi e piegati in quattro, da consumarsi senza posate.

Museoi del Castagno. Zocca

Borlengo che Zocca celebra nel museo a lui dedicato, situato nei pressi del Museo del Castagno, altra tipicità locale.

Imperdibile una fermata in uno dei locali del corso principale per assaggiare la crescentina, tipico pane caratteristico dell’Appennino modenese, da assaporare con formaggi molli e salumi.

Zocca non è solo paesaggi, storia, natura e gastronomia. L’affresco di questo borgo del modenese si completa con la musica, quella di Vasco Rossi, nato in quest’angolo dell’Emilia il 7 febbraio del 1952, e con l’emittente radiofonica Punto Radio, nata su queste alture nel 1975, fondata da un gruppo di giovani, tra cui lo stesso Vasco, che ne fu il primo direttore ed amministratore.

Vasco Rossi - Punto Radio
Foto Modena Today

Radio, citata da Pupi Avati nel suo film “Gli amici del bar Margherita”, che copre, alla metà degli anni Settanta, gran parte della pianura padana e che giunge, con il suo segnale, fino a Ferrara, Padova, Verona ed addirittura a Venezia, e che segna una svolta nella carriera del cantautore. Esperienza che si rivela decisiva per la sua crescita musicale e non solo, consentendogli di diventare uno dei principali DJ radiofonici ed anche nelle serate organizzate dalla radio nelle discoteche emiliane, ma anche permettendogli di conoscere Maurizio Solieri, Massimo Riva, Red Ronnie e Gaetano Curreri, figure fondamentali per la sua maturazione artistica.

Proprio grazie alla spinta di alcuni amici tra cui Curreri, leader degli Stadio, Vasco incide, nel 1977, il suo primo 45 giri, “Jenny/Silvia”.

Nel 1978 esce il suo primo album “Ma cosa vuoi che sia una canzone”, distribuito solo in Emilia-Romagna, mentre il secondo viene pubblicato nel 1979 con il titolo “Non siamo mica gli americani”, nel quale è inclusa “Albachiara”, destinata a divenire uno tra i più grandi successi di sempre del cantautore.

E’ la partecipazione al Festival di Sanremo del 1982 a cambiare radicalmente la carriera di Vasco. Con la canzone “Vado al massimo” si affaccia infatti al grande pubblico italiano, mentre qualche settimana dopo esce l’album omonimo che per mesi rimane in classifica. L’anno seguente Vasco si ripresenta a Sanremo con “Vita Spericolata”, destinata a divenire un classico della canzone italiana, mentre l’album “Bollicine”, il sesto in sei anni, lo consacra definitivamente e da inizio ad una carriera straordinaria, tra una lunga serie di grandi concerti negli stadi, album di successo e canzoni entrate nella storia della musica italiana.

Vasco Modena Park

Foto il Post

Con gli oltre 225 mila spettatori del Modena Park 2017 si si concretizza l’ennesimo straordinario record di Vasco; il primato mondiale del concerto con il più alto numero di spettatori paganti. Evento tenutosi nel cuore dell’Emilia, nelle terre modenesi, ad una manciata di chilometri dalla sua Zocca.
Cogliamo infine l’occasione per invitarvi alla presentazione del libro curato da Luca Cremonesi, intitolato ‘Io sono ancora qua‘ (Edizioni Clichy), dedicato al rocker di Zocca. Per chi si trovasse in zona, l’appuntamento è per stasera, ore 20.45, a Castiglione delle Stiviere (Verona), presso Palazzo Menghini.

Foto principale Il Resto del Carlino