Negozio Storico
Il territorio di Tremosine sul Garda è composto da ben 18 frazioni, con un’altitudine che varia dai 65 ai 1976 m.s.l.m. La frazione capoluogo è Pieve, ma la più abitata è Vesio. Scarsi e difficoltosi erano un tempo i collegamenti con i Comuni vicini (tra cui Limone, Tignale, Valle di Ledro e Magasa): qualche mulattiera ed una rete di sentieri scoscesi erano il tramite per gli spostamenti.
Alla fine del XIX secolo gli abitanti di Tremosine erano legati alla montagna, ai prati e ai campi, coltivati ad ortaggi, olivi sui terreni più solatii, con un allevamento ancora molto primitivo. Finita l’industria dei chiodi, non restò che l’emigrazione, specialmente verso l’America del nord. Dalle idee di Mons. Giacomo Zanini, sacerdote illuminato, scaturì il cambiamento. Basandosi sugli ideali della cooperazione, egli rivoluzionò il piccolo mondo di Vesio. Ebbe occasione di scrivere: “Un uomo che ha con sé delle iniziative, ha per ciò stesso delle risorse, chiama attorno a sé altre forze vive che si slanciano nel vasto campo della cooperazione: è questa l’avanguardia”.
La costituzione di una cooperativa di consumo a Vesio di Tremosine venne sollecitata più volte dai soci della giovanissima Cassa rurale. La prima volta, nel 1899, da 21 soci con una lettera all’Assemblea: “I sottoscritti, mentre manifestano la loro soddisfazione per l’ottimo impianto di codesta società e per il grande sviluppo che ebbe, essendosi in soli tre anni più che raddoppiati i suoi soci, colgono l’occasione di questa radunanza generale, affinché si faccia un’altra istituzione che sarà più benefica della Cassa Rurale medesima mettendo una Cooperativa”. L’anno successivo, di nuovo, 20 soci chiesero alla Cassa rurale che il Consiglio “dia mano all’impianto d’una modesta Cooperativa di consumo”. L’iniziativa doveva essere autonoma rispetto alla Cassa, ma il Consiglio di amministrazione di quest’ultima sarebbe stato sempre pronto a “coadiuvare l’erigenda cooperativa col prestito di somme al minor tasso possibile, per quanto verrà concesso dal movimento depositi”. La proposta ottenne larga approvazione a condizione che la nuova società si mantenesse “del tutto separata dalla Cassa rurale”.
La Cooperativa, il cui motore, anche per questa realtà, fu Mons. Giacomo Zanini, fu eretta dunque come costola della già esistente Cassa rurale nel 1901. Nel 1909 contava 22 soci. Poi scoppiò la Grande Guerra e i suoi ben noti effetti negativi si manifestarono tragicamente anche a Tremosine. Ancora una volta Mons. Zanini fu animatore della ripresa. In quel contesto si adoperò anche per la costituzione ufficiale della Cooperativa di consumo di Vesio, trovando fedeli collaboratori nei suoi contadini. Ufficialmente fu costituita da 34 soci a Vesio il 31 agosto 1919. La Cooperativa aveva come scopo:
- il pubblico smercio di generi alimentari e di altri generi, mediante uno spaccio proprio;
- vendere per conto proprio i prodotti agrari dei soci;
- la produzione di alcuni generi;
- la diffusione della cultura popolare e l’elevazione morale.
I primi anni del nuovo millennio furono di grande innovazione, soprattutto sul piano commerciale. Data la situazione critica bisognava dare una scossa: sistemare il magazzino, oltre che migliorare la gestione del negozio e fare gli investimenti necessari per rilanciare l’attività. Innanzitutto si iniziò a proporre alcuni prodotti di largo consumo in offerta speciale e una promozione a punti. Successivamente vi fu un investimento per la sostituzione di registratore di cassa, banco frigo, scaffalature e bilancia; l’installazione di un climatizzatore all’interno del negozio, l’acquisto di un nuovo software per la gestione del magazzino, l’introduzione della Carta Socio e l’adeguamento alle normative vigenti.