Liguria: il borgo marinaro di Laigueglia e i suoi dolcini tipici, i baci.

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Cantato da Gino Paoli nel brano “Canzone di Laigueglia”, composto da Rosario Bonaccorso e inserito nell’album dello stesso Paoli “Un incontro in jazz”, il borgo di Laigueglia è situato ai margini di una delle zone più popolose e turisticamente frequentate della riviera ligure di ponente, il tratto di costa delle due cittadine turistiche di Albenga ed Alassio.

Laigueglia, più a sud, è centro d’origini romane, per parte della sua storia nell’orbita della potente città di Genova, meta, nel XIV secolo, di catalani, probabilmente pescatori di corallo, e di centinaia di famiglie della vicina Andora in fuga dalla peste e dalla malaria. Attaccata a metà del Cinquecento dal Barbarossa e pochi anni dopo saccheggiata dal corsaro barbaresco Dragut, visse poi gli anni della fedeltà alla Repubblica di Genova per giungere all’autonomia comunale nel 1794. Poi, alla fine dell’Ottocento, si spopolò a causa dell’epocale declino delle attività marinare, con l’emigrazione oltre oceano, in Sudamerica, per vivere poi, ai primi del Novecento, l’apertura del primo stabilimento balneare, l’inizio d’una nuova straordinaria epoca per il paese.

Quel paese che è oggi uno dei centri più pittoreschi ed apprezzati della Liguria, miscuglio di bellezza e poesia, quella che solo i più affascinanti e suggestivi borghi marinari sanno regalare. Carruggi e piazzette, le tinte pastello delle sue facciate, i profumi che avvolgono il centro, ed i pittoreschi affacci sul mare rendono Laigueglia, posta ad anfiteatro sulle acque, apprezzato centro di pace e serenità. Per le sue vie si respira ancora l’animo antico della Liguria che fu.

Chiesa di San Matteo

E’ la chiesa parrocchiale barocca di San Matteo, fiancheggiata da due campanili sormontati da cupole di maiolica colorata, il monumento che più rispecchia la storia del paese, eretta nel cuore del XVIII secolo, quando la pesca corallina era al culmine. Con pianta a croce latina propone apprezzabili opere, tra cui l’Assunta del pittore secentesco Bernardo Strozzi, un’acquasantiera in marmo del 1561, la preziosa statuetta in legno policromo dell’ “Ecce Homo” del celebre scultore ligure Antonio Maragliano (1664-1739) ed un’opera del pittore locale Benedetto Musso. Da vedere, tra i monumenti religiosi, anche l’oratorio di Santa Maria Maddalena, appartenuto alla congregazione dei Disciplinati, dall’altare in marmo, la grande pala d’altare dedicata alla Maddalena penitente ed un prezioso crocifisso seicentesco. Tra le emergenze architettoniche militari, dei tre torrioni cinquecenteschi che furono eretti a difesa delle frequenti incursioni piratesche, rimane solo quello denominato il “Bastione di Levante”.

Alla bellezza ed alle suggestioni del luogo si unisce poi una ricca e variegata tavola.

Baci di Laigueglia
Foto giallozafferano.it

Ai classici piatti di mare come la frittura di pesce, da accompagnare con un fresco vino bianco locale, da gustare in uno dei suoi ristorantini, e le altre specialità tra cui le frittelle di bianchetti e la zuppa di pesce, si unisce una ricca varietà di dolci tra cui il pane del marinaio, le frittelle dolci a base di farina e uvetta, preparate per la festa patronale di San Matteo, ed i tipici Baci di Laigueglia, autentica delizia locale, preparati con le mandorle, le nocciole e la crema di cioccolato, dall’impasto non particolarmente dolce e morbido, delizioso biscottino che in paese può essere gustato in svariati momenti della giornata, durante una pausa sul mare, una sosta in uno dei carruggi del centro storico o anche mentre si passeggia tra le botteghe per fare acquisti.

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