Appoggiato su di un poggio circondato di boschi il borgo di Cervo domina il mare.
Deliziosa località balneare della costa ligure di Ponente, è tra i centri più pittoreschi dei nostri mari.
Una volta proclamatosi libero comune, agli inizi del XIII secolo, si pose sotto la protezione della potente Repubblica di Genova che, nella prima metà del XIV secolo, lo affidò in feudo ai Cavalieri di Malta che, l’anno dopo, la vendettero al marchese Lazzaro Doria. Cervo tornò poi ai genovesi alla fine del XIV secolo per rimanerne sempre fedele.
Al periodo segnato dalle scorrerie di turchi e saraceni, chiusasi con la battaglia di Lepanto del 1571, che ridusse notevolmente il pericolo saraceno, successe l’epoca d’oro di Cervo che con il commercio dell’olio e la pesca del corallo s’arricchì notevolmente.
Rimasto nel tempo inalterato, il centro storico di Cervo è da scoprire poco alla volta percorrendo le pittoresche viuzze che dal mare salgono fino all’altura sulla quale sorge la chiesa di San Giovanni Battista, detta anche “dei Corallini” perché edificata con il contributo dei pescatori di corallo. Costruita tra il XVII ed il XVIII secolo propone una bella facciata barocca e sfarzosi interni arricchiti di opere e marmi.
Percorrendo via Grimaldi-Salineri si giunge poi in piazza Santa Caterina dove sorge il Castello dei Clavesana, i marchesi che lo costruirono nel XVII secolo, sede del Museo Etnografico che custodisce migliaia di reperti illustranti la cultura marinaresca e contadina, con mobili, suppellettili e manichini che ricompongono gli ambienti dell’epoca.
Nel suggestivo intreccio di vicoli che alternano le colorate facciate degli edifici agli scenografici affacci sul mare, si uniscono altri edifici che raccontano la storia di questa bella località ligure come la chiesa di San Nicola da Tolentino, Palazzo Morchio, sede del municipio, il trecentesco Oratorio di Santa Caterina d’Alessandria e la Torre di Sant’Antonio, costruita sulla punta di capo Cervo contro le incursioni dei saraceni.
Olio, vino e frutti di mare sono le delizie dell’enogastronomia locale.
Olive Taggiasche – Foto lovemeinitaly.com
Non si può lasciare il borgo di Cervo senza aver acquistato una bottiglia dell’ottimo olio extravergine d’oliva prodotto sulle colline che fanno da cornice al borgo, o magari un vasetto di patè di olive o le deliziose olive taggiasche.
E’ invece il Vermentino il vino di questa terra di mare e colline, dal colore giallo paglierino, da bere giovane e da servire ad una temperatura di massimo 12 gradi. Un vino che ben si abbina con antipasti di mare e lasagne al pesto, ma anche con le verdure ripiene.
Vermentino che non deve mancare quando ci si siede a tavola in uno dei ristoranti del borgo, per accompagnare la ricca varietà di piatti di pesce locale. Tra antipasti, primi e secondi c’è l’imbarazzo della scelta.
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