Che Bevagna fosse bellissima lo si sapeva. Arriva ora un importante riconoscimento per la cittadina perugina. Vediamo di cosa si tratta. Non prima però di parlarvi di queste magnifiche e piccole mura.

IL FASCINO DI UNA PIAZZA
Confinante con Foligno e Montefalco, a sud della provincia di Perugia, nell’area che inizia a guardare a Spoleto, Bevagna è uno scrigno. Celeberrima la piazza Silvestri, cui si accede percorrendo il corso, una volta entrati da porta Foligno o Flaminia. Già impegnando la strada che confluisce verso il centro dell’agorà civico, si comprende bene l’urbanistica medievale classica. E così la piazza dell’antica Mevania culla il visitatore al culmine di un passaggio in discesa attraverso resti romani e chiese interessanti. Ma qui è il fulcro di tutto. Anche in senso propriamente artistico. Una fontana meravigliosa e neomedievale, una colonna romana, due chiese importanti, il Palazzo dei Consoli con il teatro. Bevagna è tutta qui. Lo è attraverso il fascino secolare di questa piazza: bella persino nella sua quasi asimmetria; austera e stravagante insieme. L’area è priva di un ordine strettamente geometrico, preferendo semmai la dimensione offerta dal gioco prospettico. Il campo visivo è però maestoso e sereno, piano. Dentro Bevagna non hai la sensazione di vivere l’arcinota Umbria delle colline e delle morbide, ma spesso anche selvagge, alture. Appena esci dal borgo torni in quell’ambiente, con chiese e santuari collocati più in altitudine. Qui lo splendore ‘piana’ preciso e quasi severo. Una scena fatta anche di un silenzio imponente e plateale, è proprio il caso di dire. Venite a scoprire Bevagna anche fuori dei flussi turistici stagionali. Facile respirare quell’aria di raccoglimento devoto che cattura nelle due ascetiche chiese che sulla piazza trovano casa: San Michele e San Silvestro. Siamo nel bel mezzo del basso medioevo. Un momento importante per tutta l’Umbria. Impossibile non citare, poi, la colonna romana, detta di San Rocco. La celebre fontana data invece al 1896. Il Palazzo dei Consoli, 1270, offre un prospetto assai stiloso, con le sue bifore e l’elegante loggia. Una scalinata ed ecco l’accesso al teatro Torti, 1886. Tre ordini di palchi per un teatro non grande ma lineare nella sua armonia. La volta cinquecentesca unisce il palazzo alla chiesa romanica di San Silvestro, capolavoro vero dell’arte romanica umbra. Di fronte, la chiesa di San Michele, del 1100, pure romanica. Qui s’eleva la torre campanaria, con trifora gotica.
Sulla bellissima e spettacolare piazza (dall’impatto, si è detto, comunque discreto) ha luogo il famoso mercato delle Gaite di Bevagna, immancabile appuntamento con le tradizioni della città medievale. Un evento cui partecipa praticamente tutta la città e, ormai da anni, sempre più turisti da ogni parte d’Italia e del mondo.

LA NOTIZIA
Vi raccontiamo poi l’interessante novità su Bevagna direttamente con le parole della sua prima cittadina, Annarita Falsacappa. Una bella boccata d’ossigeno per la città. Anche al di là del cinema e dell’arte.

“È ufficiale e dunque sono davvero felice di comunicarvi che Bevagna si è aggiudicata il titolo di Città del Cinema. Ottimo davvero, vista l’antica memoria del nostro regista Mario Mattoli e del suo film girato a Bevagna, “Musica in piazza”, con comparse del paese. Ma c’è di più! Ben si sa che i comuni, per poter avere delle riprese con attori importanti e produzioni di richiamo, che pubblicizzano il proprio territorio, sono disposti a pagare anche profumatamente e, spesso, lo spostamento di una troupe da un comune ad un altro dipende proprio dalla entità del contributo. Per noi è andata diversamente. Abbiamo iniziato a maggio con le riprese in un solo giorno de “Il Nome della Rosa”, uno sceneggiato televisivo in 8 puntate che sarà trasmesso da Rai 1, e abbiamo chiesto ed ottenuto di sistemare la nostra fontana, da decenni senza zampillo e muta. Oggi gorgoglia festosa ed è motivo di attrazione per i nostri bambini ma anche per i tanti turisti che scelgono l’inquadratura esatta per la foto. Il regista Paul Verhoeven, molto ambito da ogni città non solo italiana, finito a Bevagna per il viaggio fatto in Umbria da una signora del suo staff, che aveva visitato il nostro paese ed era stata ammaliata dalla piazza, ha passeggiato per le nostre vie, ha lavorato nel nostro salotto buono, ha abitato in una delle nostre case e, per un lungo periodo, ha condiviso i nostri spazi. Cosa ci può essere di più incisivo per la promozione di un paese sempre un po’ defilato che un film di Paul Verhoeven? Eppure ci abbiamo provato ed abbiamo ottenuto dalla produzione la cifra di 50 mila euro per l’apertura controllata di tre varchi. Per noi è davvero molto, questo ci permetterà di sorvegliare l’accesso delle tre vie più frequentate di Bevagna, di regolamentare il traffico, di far rispettare gli orari della ztl e le zone pedonali. Stiamo predisponendo tutti i documenti necessari e, appena espletate le pratiche, si procederà con l’installazione. Questo va nella direzione di un riassetto della viabilità, ci consente di completare il discorso sui parcheggi per i residenti e a pagamento e di nuove aree da destinare a parcheggio nelle zone di Bevagna in cui siano insufficienti”.