Il borgo lombardo di Bellagio è un incantevole meta turistica e culturale, celebre per la sua posizione, infatti è considerato la Perla del Lago di Como. Il comune appartiene alla Comunità montana del Triangolo Lariano (con capoluogo Canzo) ed il suo territorio rappresenta uno dei vertici ideali del Triangolo Lariano.
La storia di Bellagio è tanto antica quanto ricca e si riflette nella grande quantità e nella magnificenza dei suoi edifici storici e religiosi, che stupiscono e appassionano per la loro bellezza e semplicità al tempo stesso. In ogni piccolo angolo del paese si respira e si ritrova la storia del passato, che ha contribuito a fare di Bellagio ciò che è oggi, una Perla architettonica perfettamente armonizzata nell’ambiente naturale che lo circonda. La storia più recente di Bellagio, dall’epoca napoleonica ai giorni nostri, è legata al fascino della sua posizione e all’importanza crescente che la villeggiatura e il turismo hanno avuto dalla metà del XVIII secolo in poi. Sul promontorio sorsero moltissime splendide ville, immerse in parchi favolosi, dove l’aristocrazia lombarda trascorreva lunghi periodi di vacanza circondandosi di ospiti illustri, artisti e poeti. Una delle più celebri è Villa Serbelloni, uno dei simboli del comune di Bellagio.
Un’altra bellissima villa presente sul territorio del comune è Villa Melzi, situata sul litorale occidentale del lago di Como.
Numerose sono le attrattive del luogo e del Lago. Una visita la meritano l’importante Basilica di San Giacomo, una chiesa edificata nel XII secolo e la chiesa di San Giorgio, anch’essa risalente al XII secolo, la quale ospita al suo interno una statua in legno raffigurante la Madonna della cintura, la quale rappresenta uno dei simboli religiosi di Bellagio ed è da sempre oggetto di una grande devozione popolare.
Nell’Ottocento, nonostante fosse ancora difficilmente accessibile, se non via lago, Bellagio era una vera e propria corte. Verso la metà del secolo si aprirono i primi grandi, lussuosissimi alberghi, che facevano concorrenza per eleganza e sfarzo a quelli delle capitali europee. Il primo fu l’Albergo Bellagio, nato nel 1825 dalla trasformazione della vecchia osteria di Abbondio Genazzini, e poi successivamente ancora trasformato nel primo vero hotel del Lario: l’Hotel Genazzini. Seguendo l’esempio di questo precursore nacquero nel giro di pochi anni alberghi splendidi in quantità, e molti di essi sono ancora operanti, spesso di proprietà delle stesse famiglie di allora. Praticamente tutti i personaggi più illustri degli ultimi due secoli hanno apposto il loro nome nell’albo d’oro di Bellagio: il grande musicista Franz Listz, ad esempio, vi trascorse una lunga e incantata luna di miele con la contessa D’Agoult e lì compose alcune delle sue musiche immortali. Non mancarono teste coronate, re e imperatori (il Kaiser Guglielmo, Leopoldo I del Belgio o la Regina Maria di Romania). Molti artisti e scrittori come Parini, Manzoni, Tommaso Grossi, Nievo, Stendhal, Flaubert e Marinetti. E negli ultimi anni, anche numerosi attori del cinema subirono il fascino di Bellagio: Clark Gable, Robert Mitchum, Romy Schneider, Philippe Noiret, Al Pacino, Adriano Celentano, Renato Pozzetto, Alberto Sordi, George Lucas, Natalie Portman, Ewan McGregor, Hyden Christensen, Robert De Niro e George Clooney.
Bellagio è stata una delle prime località turistiche italiane a diventare veramente internazionale e non è mai degenerata in una “macchina da turismo”. Ha sempre preservato e mantiene tuttora quel carattere raccolto e un po’ schivo che l’ha fatta diventare aristocratica ma non altezzosa, semplice nella sua raffinatezza, alla mano come una vera signora. E' stato realizzato un nuovo centro espositivo, la Torre delle Arti, proprio per rispondere alle nuove istanze culturali. Si trova nel cuore di Bellagio. Un’antica torre medievale, ristrutturata per accogliere eventi di diverso genere: seminari, conferenze stampa, incontri e presentazioni di libri.
Il piatto tradizionale tipico di Bellagio è il tóch, termine che deriva dal dialetto comasco, deriva dal fatto che si mangia con le mani, dunque si "tocca". È una polenta cotta con burro e formaggio locale – consumato specialmente nelle occasioni di festa. I dolci comunemente serviti a Bellagio sono: la "miascia", tipica torta bellagina, fatta con farina gialla, uva passa, frutta secca, mele e pere; il "pan meino", fatto con farina bianca e gialla, uova, burro, latte e fiori di sambuco; il "paradèl", una cialda di farina bianca, latte e zucchero, fritta nell'olio.