Il nome Strolghino deriva da strolga, cioè indovina, nel dialetto del Ducato di Parma e Piacenza. Aveva questo nome per il fatto che veniva utilizzato per prevedere l'andamento della stagionatura dei salumi più pregiati di pezzatura maggiore. Un'altra versione molto diffusa faceva riferimento alla difficoltà di una corretta preparazione e stagionatura del prodotto, per la quale ci voleva appunto un indovino.
Si ricava soprattutto dalle rifilature magre dei prosciutti più grossi, infatti, per dare al culatello la sua tradizionale forma a pera è necessario rifilare il pezzo e la pregiata carne che avanza viene destinata a questo prodotto di nicchia.
Non contiene glutine, né derivati del latte. Tutti gli ingredienti sono privi di allergeni e non provengono da OGM.
La stagionatura varia dai 15 ai 30 giorni.
Ha una consistenza morbida, il suo sapore è dolce, di carne buona, aroma fresco e lievemente speziato.