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Nel borgo antico di Grottaglie, presso il “Pittaggio San Pietro”, si perpetua una secolare tradizione: la “Festa delle trombe”, in occasione dei festeggiamenti dei SS. Pietro e Paolo, il 29 giugno, presso l’omonima cappella.
Espressione unica nel suo genere già dal 1500, coagula tre tradizioni presenti in passato sul territorio: la tradizione ebraica, con il suono dello “shofar”; la tradizione cristiana, Festa di San Pietro Apostolo (ebreo) e la secolare arte della ceramica.
Da ciò, probabilmente, l’inserimento nei festeggiamenti della “tromba di San Pietro”, un manufatto in argilla dal valore apotropaico, che si usava e si usa regalare a persone degne di stima o ad amici. Un tempo le “trombe” si scambiavano con qualche paniere di fioroni o altri prodotti della terra.
In alcuni scritti antichi si legge: “Dai primi vespri della vigilia, fino alla notte del 29 giugno, il “suono” del manufatto: pernacchie e striduli, allietava la festa, allontanando debiti e malattie, fin quando non venivano rotte e ridotte in frantumi, in un atto “liberatorio”, a notte alta tornava il silenzio e quei suoni non si udivano più per un anno intero”.
La tradizionale “Festa” e tutto il suo bagaglio storico e antropologico sprofonda nell’oblio nei primi anni 60′, quando la cappella viene ridotta ad un deposito e ricovero per mezzi agricoli.