Locorotondo è una meraviglia nel cuore della Murgia dei Trulli. Incanta la singolare forma circolare del suo cuore antico, formato da una serie di anelli concentrici che assumono la conformazione di una torta.
Situato su di un poggio, Locorotondo regala affacci sul territorio che si propone come un mosaico di vigneti e macchie di bosco mediterraneo, muri a secco e uliveti, masserie e trulli.
Affascinante il suo nucleo antico, più volte scelto come set cinematografico, dove è il bianco della calce a dominare ogni scorcio, abbagliante sfondo dei tesori barocchi ed esaltante e luminosa cornice dei tanti balconi fioriti delle case dai tipici tetti a punta.
E’ piazza Vittorio Emanuele il salotto del centro, da dove inizia uno dei percorsi di scoperta di questo tesoro della terra di Puglia, tra i pilastri ottocenteschi dell’antica Porta Napoli, la settecentesca biblioteca comunale, il barocco palazzo Morelli, dal bel portale e dai bei balconcini in ferro battuto, e la chiesa Madre dedicata a San Giorgio, patrono del borgo, costruita tra il 1790 e il 1825, dalla facciata in stile neoclassico e il campanile di 47 metri d’altezza, chiesa che custodisce all’interno quarantadue formelle lapidee a bassorilievo di fine Cinquecento, con storie del Nuovo e del Vecchio Testamento, altari barocchi a intarsi marmorei policromi e preziose tele.
Da Locorotondo passa la strada del vino della valle d’Itria. Il Locorotondo DOC è uno dei più importanti e apprezzati vini di Puglia, prodotto delle vigne locali, di quelle della vicina Cisternino e in parte delle vigne del comune di Fasano. Dal colore verdolino brillante e dal profumo leggermente fruttato è ottimo come aperitivo e ben si accompagna con antipasti, verdure e piatti a base di pesce.
Locorotondo è però anche il suo ottimo olio extravergine di oliva. Numerosi sono infatti i frantoi sparsi sul suo territorio dove fermarsi per una degustazione e per qualche acquisto.
Non si lascia quest’angolo di Puglia senza aver provato la sua ottima cucina. Tante le specialità locali tra cui le classiche orecchiette da gustare con un saporito sugo di carni miste, le “gnummerèdde suffuchete”, gli involtini di trippa preparati con cipolla, pomodorini schiacciati, listarelle di pecorino, sedano, peperoncino e acqua, e il galletto castrato al forno.