Il santuario di Notre-Dame-des-Neiges di Machaby fa parte degli antichi santuari valdostani posti in località isolate e meta di processioni devozionali. In un vallone profondo e fitto di castagni, abbandonata la carrozzabile che parte da Arnad, una strada sterrata, l'antica mulattiera Pavià du Bioley, conduce al suggestivo santuario dedicato alla Madonna delle Nevi posto a mezza costa, prima di arrivare al villaggio di Machaby e al forte recentemente ristrutturato.
Ogni anno, il 5 agosto vi si celebra la festa della Madonna delle Nevi. Un'antica leggenda vuole che il Santuario sia stato costruito sul luogo in cui fu rinvenuta la statua lignea della Madonna: secondo tale leggenda, i pastori che l'avevano trovata in un cespuglio la sistemarono subito nell'oratorio del villaggio sovrastante; ma, miracolosamente, il giorno dopo, la statua era di nuovo nel medesimo cespuglio, come ad indicare il luogo prescelto per il sacro edificio.
La famiglia di pittori Artari era originaria di Campione d'Italia e attiva già nel XVII secolo; troviamo discendenti di tale famiglia in molti paesi europei (Svizzera, Germania, Paesi Bassi, Inghilterra). Un suo rappresentante, Maria Luigi Artari, si stabilì in Valle d'Aosta (1832); i suoi tre figli, Alessandro, Augusto ed Antonio, ebbero modo di formarsi alla Accademia Albertina di Torino e di affermarsi poi tra i protagonisti dell'arte sacra in Valle d'Aosta nella seconda metà del XIX secolo. Sono loro gli autori degli affreschi della cupola del santuario (1856).