Un parco situato a ridosso della parete orientale del Castello Normanno – Svevo, in origine era un appezzamento di terra lasciato in stato di abbandono, poi trasformato, intorno al 1700, dai Padri Celestini del vicino convento, in un bellissimo e suggestivo giardino pensile digradante in diverse terrazze e lo utilizzarono come pensatoio, come frutteto e probabilmente per la coltivazione di erbe medicinali, come testimonierebbe appunto la presenza del simbolo di Asclepio. In seguito la proprietà passò alla famiglia Salerno – Mele la quale con grande gusto lo arricchì con diverse piante di origine esotica e di tante aiuole, organizzandolo e sistemandolo in parte come giardino all’italiana ed in parte all’inglese, creandovi un gradevole percorso naturalistico con viste panoramiche da cui ancora oggi si può ammirare un magnifico paesaggio.
Nel settembre del 2013, durante i lavori di riqualificazione di Parco Montalbano (un giardino mediterraneo di proprietà comunale posto lungo il fianco settentrionale della collina su cui si erge il castello di Oria) sono state rinvenute una serie di testimonianze archeologiche, comprese fra l’età ellenistica (IV-III secolo a. C.) e l’età medievale (X-XII secolo d.C.). La maggior parte dei rinvenimenti si concentra in tre saggi di scavo effettuati nel 2015 che hanno permesso di documentare l’esistenza di almeno tre strutture abitative a carattere residenziale e produttivo di età medievale (in una delle case rinvenute, infatti, sono stati riportati alla luce i resti di una macina utile alla trasformazione dei prodotti agricoli), un cimitero (che ha restituito i resti di una dozzina di persone vissute probabilmente fra il X e il XII secolo dopo Cristo, oltre a numerosi resti di scheletri attribuibili a bambini morti dopo pochissimi mesi di vita).