Il Santuario, da oltre 30 anni, è il luogo in cui da secoli si venera il quadro della Madonna della Libera. In origine abbazia extra moenia (fuori le mura), il santuario venne successivamente inglobato nel tessuto del centro storico in seguito alle varie espansioni urbanistiche. La costruzione dello stesso va collegata alla necessità di ampliare la cappella divenuta ormai insufficiente ad accogliere la crescente affluenza dei fedeli. La navata centrale risale ai primi del Settecento. Lo stile architettonico è un barocco pugliese.
L'altare maggiore, marmoreo, risale al 1873 e su di esso è posta l'icona della Madonna della Libera. Dipinta su tavola, essa ritrae la Vergine seduta su un trono con, sul grembo, il Bambino che gioca con una colomba trattenuta dal filo, mentre la mano destra della Vergine, benedicente, si leva facendo intravedere sul palmo il segno della croce. La tavola non è firmata, è assegnata alla scuola gotico-veneziana e risale probabilmente al 1400-1450. Nel Santuario, inoltre, si conservano quattro tele del 1700 di scuola napoletana e il Sacro Sasso su cui si posò la Vergine.