La Cattedrale di Sant'Andrea Apostolo, eretta sul sito dell'antico Forum Verolanum, è uno dei punti focali della storia e della cultura di Veroli. Costruito nel XIII secolo, il Duomo ha radici che risalgono a un edificio paleocristiano del IV secolo, ampliato nel tempo.
Un'epigrafe, conservata nella cappella del Tesoro, evidenzia le antiche origini della chiesa. Essa ricorda il primo dicembre dell'anno 384, quando qui fu sepolto il presbitero Marturio. Ci sono infatti antichi frammenti lapidei che confermano le remote origini del Duomo.
Nel 1350 un terremoto ha causato notevoli danni all'edificio, ma venne prontamente ricostruito. Nel 1706, come riporta l'iscrizione sulla facciata, il Vescovo De Zaulis avviò dei lavori di ristrutturazione che diedero l'aspetto attuale al Duomo, pur mantenendo il rosone centrale della facciata gotica del XIV secolo. Il campanile fu invece costruito su un'antica torre romana.
All'interno del Duomo, le tre navate sono separate da pilastri. L'aspetto barocco attuale della chiesa è frutto dei lavori effettuati tra la fine del XVII e la prima metà del XVIII secolo, che hanno trasformato gli elementi romanici e gotici originali. Il coro ligneo e intagliato artisticamente realizzato nel 1624 dal Vescovo Asteo rimpiazzò quello romanico in pietra.
L'interno della Cattedrale ospita una serie di opere d'arte, tra cui "Il martirio di San Bartolomeo" del pittore polacco Taddeo Kuntze e una tela che rappresenta i santi Maria Salome, Biagio e Demetrio del pittore Federico Buccatti di Alatri.
La terza cappella lungo la navata destra custodisce parte del prezioso Tesoro del Duomo, che include oltre 600 reliquie di immenso valore artistico, storico e religioso. Qui sono presenti incredibili manufatti, tra cui croci processionali in argento dei secoli XIII, XIV e XV, un busto reliquiario in argento contenente la testa di Santa Maria Salome, una pregevole raccolta di cofanetti d'avorio con motivi d'arte siriaca e persiana. L'archivio capitolare della Cattedrale conserva infine circa 1200 pergamene, che risalgono al IX secolo.