Il primo insediamento francescano a Citerna era un piccolo convento costruito fuori della cinta muraria che venne gravemente danneggiato da un incendio nel 1316; in seguito i frati ne ricostruirono un altro poco distante che prese il nome di Convento degli Osservanti. Durante la seconda metà del ‘400 i frati decisero di spostare il loro Convento all’interno del Borgo di Citerna e ampliarono una piccola chiesetta già esistente all’interno della cinta muraria, che veniva regolarmente officiata ogni domenica. L’attuale struttura, quindi, che si affaccia maestosa lungo Corso Garibaldi, è stata ricostruita nel XV secolo, insieme all’annesso convento, sopra una preesistente costruzione; resti di quest’ultima si possono infatti intravedere nella parte bassa della facciata.
La chiesa ha una pianta a croce latina ed è considerata una sorta di “chiesa museo” perché al suo interno conserva opere di pregevole valore artistico e nei prossimi mesi verrà riaperta ai visitatori. Lungo le pareti della navata ci sono quattro altari realizzati in legno e ricoperti d’oro in tipico stile barocco che ospitano opere interessantissime. Nel primo altare di sinistra, infatti, è una tela ad olio nella quale è dipinta un’Annunciazione di autore ignoto (sec. XVII); nel secondo è una tela con rappresentato un Santo francescano che sostiene San Giovanni, l’Immacolata e il profeta Isaia (sec. XVII).
L’altare maggiore è situato al centro della navata ed è ornato di candelieri e reliquari finemente lavorati ed è dietro di questo che trova collocazione il maestoso Coro ligneo, realizzato in noce (sec. XVI), dotato di 25 scanni e di un monumentale leggio. Al centro del Coro era collocata una Madonna con Bambino scolpita in terracotta dipinta attribuibile a Donatello. Nella parete di fondo del transetto sinistro ci troviamo di fronte al maestoso altare ligneo del SS. Crocifisso al centro del quale è un Crocifisso ligneo di stile bizantineggiante e pare che la sua datazione risalga addirittura al 1200. Dietro lo stesso c’è una tavola con la raffigurazione della Madonna e del San Giovanni ambientati in un bel paesaggio e ai lati altre due tavole con San Francesco e San Girolamo; tutto il complesso pittorico è stato attribuito a Raffaellino del Colle (Sansepolcro 1490-1566).
A destra dell’altare del SS. Crocifisso vi è quello dedicato a Santa Maria Maddalena che ospita una tempera su tavola con la Deposizione dipinta da Nicolò Circignani detto il Pomarancio (1530/35c.-1592), firmata e datata 1570 sulla pietra in basso a destra. L’opera è divisa in due parti: in quella superiore la deposizione dalla croce del corpo di Cristo ormai morto e in basso lo svenimento della Vergine sorretta da Sant’Anna e Maria Maddalena. Sul transetto di destra sono altri due altari; nel primo possiamo ammirare una tavola con Cristo in Gloria attribuita ancora a Raffaellino del Colle e sul secondo è una tavola una Madonna in trono e Santi (sec. XVI) di autore ignoto.