Una delle zone più incantevole della penisola italiana si trova in Piemonte e si tratta delle Langhe, una vasta area riconosciuta Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO per via dei suoi paesaggi spettacolari che fanno da cornice a borghi medievali incantevoli. I paesini, con le loro chiese e antiche fortezze, sorgono solitamente in cima a dolci colline, dominando vasti vigneti, boschi e terre fertili e generose, le quali regalano frutti di assoluto pregio come le nocciole, uve e soprattutto tartufi.
Le Langhe mostrano un volto diverso e ugualmente accattivante in ogni stagione, dall'autunno quando una nebbiolina avvolge il territorio alimentando leggende mai dimenticate, alla tarda primavera, con la lavanda che fa la sua comparsa nei pressi di Sale San Giovanni. In estate poi feste e sagre animano i borghi delle Langhe, attirando turisti da tutta Italia e dall'estero tramite un’offerta di tipicità enogastronomiche e artigianali che rappresentano un quid di questa bella terra.
Le Langhe si trovano all'ombra delle Alpi Ligure e si estendono tra le province di Asti, Cuneo e Alessandria. Possono idealmente suddividersi in tre aree: l'Alta Langa è quella che raggiunge i 900 m. di altezza e si contraddistingue per la produzione della famosa Nocciola Tonda Gentile; la Bassa Langa comprende la provincia di Alba e dintorni, famosa per i tartufi e le produzioni vitivinicole; la Langa Astigiana, come suggerisce il nome, si estende nella provincia di Asti.
Il borgo simbolo delle Langhe è senza dubbio Barolo, in provincia di Cuneo e ha il suo simbolo principale nel Castello dei Marchesi Falletti risalente al X secolo: la fortezza ospita l'imperdibile Museo del Vino, spazio espositivo interattivo che porta i visitatori a conoscere meglio il mondo del vino, regalando loro anche esperienze sensoriali tutte da provare. A Barolo c'è anche il Museo dei Cavatappi con centinaia di pezzi anche molto antichi, risalenti al '600.
A poco più di 2 Km da Barolo si staglia il Castello di La Volta, visibile solo dall'esterno e interessato dalla leggenda secondo la quale voci spettrali si udirebbero tra le sue mura.
Nella vicina località La Morra si trova invece l'iconica Cappella delle Brunate, mai consacrata e immersa tra i vigneti.
C'è poi Alba, il cuore delle Langhe dove persistono alcune delle 100 torri che si ergevano tra il '300 e il '400: il borgo, dove sorge la bella Cattedrale di San Lorenzo, custodisce nei suoi sotterranei i resti di costruzioni romane, come un tempio e il foro.
Tra i motivi per cui visitare le Langhe c'è la bellezza di borghi come Neive, che ospita l'antica Distilleria di Romano Levi, Santo Stefano Belbo, città natale di Cesare Pavese e Grinzane Cavour, dove Camillo Benso conte di Cavour fu sindaco dal 1832 al 1848. A Grinzane di Cavour sorge un bel castello che ospita un Museo Etnografico, un Enoteca e una distilleria del '700: visitando questa fortezza si ha la possibilità di ammirare mobilio d'epoca, manoscritti di Cavour e persino la sua fascia tricolore del periodo in cui riscopriva la carica di sindaco.
Nelle Langhe ci sono diversi percorsi da fare in automobile oppure a piedi: tra questi ultimi ci sono il sentiero che da Barolo raggiunge Monforte d'Alba, quello che porta a Borgata Aie Sottane oppure il percorso ad anello che parte da Serralunga d'Alba, famoso per ospitare uno dei più scenografici castelli del territorio. In automobile invece si può percorrere la Strada del Barolo, la quale costeggia aziende agricole e cantine, attraversando borghi come Castiglione Falletto, Grinzane Cavour, La Morra e Cherasco, il borgo delle lumache.
Per ammirare le Langhe da una prospettiva d'eccezione, si consiglia invece di organizzare un giro in mongolfiera a Barolo, in particolare al tramonto: la vista delle colline dall'alto è un'esperienza davvero indimenticabile, sublimata di solito da una degustazione delle eccellenze vitivinicole una volta atterrati.
Non si dimentichi poi che nelle Langhe ci sono molte delle Panchine Giganti nate da un'idea di Chris Bangle: sono colorate, sistemate in punti panoramici e alte più di 2 m., tanto che chiunque vi salga sopra si sente un bambino, minuscolo davanti all'immensità di Madre Natura. A La Morra, borgo dichiarato Patrimonio dell'UNESCO e premiato con la Bandiera Arancione di TCI, c'è la Panchina Gigante Rossa. Ci sono poi una Panchina Grigia a Vezza d'Alba, letteralmente immersa nei vigenti, una color Oro nei pressi del borgo di Carrù e una Panchina Gigante Arancione a Piozzo, non lontano dalla Cappella dell'Albarosa.
Un'altra esperienza da fare assolutamente nelle Langhe è visitare enoteche e cantine, in particolare quelle che sorgono intorno a Barolo: merita una menzione particolare L'Astemia pentita, costruita in chiaro stile pop. Il suo aspetto esterno rende la cantina simile a due casse di vino sovrapposte: gli interni trasudano surrealismo, con pitture realizzate in maniera tale da ricreare la sensazione del vino appena stappato.
Quando si pensa alle Langhe, la mente corre subito a due prodotti principali, ossia il vino e i tartufi bianchi. I vigneti che punteggiano il territorio, in particolare quelli che sorgono nell'Alta Langa, sono ricchi di uve rosse e bianche, grazie alle quali si producono vini eccezionali: il Barolo, il Barbaresco, il Dolcetto d'Alba e il Moscato.
Il tartufo è poi il vero gioiello gastronomico delle Langhe, un tubero la cui qualità è talmente alta da avere costi davvero altissimi. Nel Castello di Grinzane di Cavour si svolge anche un'Asta Mondiale del Tartufo Bianco frequentata da personaggi internazionali, i cui ricavi vanno in beneficenza.
Non si può non citare, tra le eccellenze gastronomiche delle Langhe, la Nocciola Tonda Gentile, ottima da gustare in purezza oppure come ingrediente nei dolci tipici delle Langhe, dai tartufi al cioccolato alla torta bonèt.
Ci sono poi i formaggi delle Langhe, tra i quali il Bra, la Robiola DOP di Murazzano e Roccaverano e infine il Raschera DOP tipico del cuneese. I formaggi sono i protagonisti della merenda Sinoira, una sorta di tagliere, con anche salumi e frittatine, le cui origini sono legati al mondo rurale, quando i contadini consumavano questi frugali alimenti dopo un'intensa giornata di lavoro nei campi.
Tra i piatti tipici delle Langhe ci sono poi la Bagna Cauda a base di aglio, gli agnolotti del Plìn, i tajarin (tagliolini all'uovo) conditi con il sugo comodino a base di fegatini, la carne cruda all'albese da mangiare cruda e il brasato al Barolo.
Ovviamente nelle Langhe non c'è solo cibo ma anche manufatti artigianali che sono perfetti souvenir di un soggiorno in questo splendido angolo di Piemonte. Ci sono piccole sculture in legno, coltelli, piatti in ceramica e soprattutto botti di vino di ogni dimensione.
Cesare Pavese, nato a Santo Stefano Belbo, ha scritto La luna e i falò, trovando ispirazione nei falò di San Giovanni che punteggiano qua e là le Langhe il 24 giugno. In passato si svolgevano il 21 giugno, giorno del Solstizio d'Estate, per propiziare un buon raccolto: in realtà c'era anche un'altra tradizione legata a questo rito ancestrale, ossia quello di raccogliere la rugiada del mattino del 24 giugno e conservarla, essendo considerata utile per allontanare le tempeste e i malanni. Nelle Langhe la rugiada era legata alle lacrime di Salomè, pentita per la morte di Giovanni Battista per decapitazione: si racconta che le sue lacrime furono sperdute nell'aria dal vento sprigionatosi improvvisamente dalla bocca del Battista, destinate così a vagare nell'aria per l'eternità.
Un'altra curiosità è legata alle Masche, donne apparentemente docili che di notte assumevano le sembianze maligne di un gatto nero, di una capra o di un serpente, per vendicarsi o fare dispetti alla povera gente. In poche parole, erano delle streghe e la più famosa delle Langhe era una certa Micilina, arsa viva a Pocapaglia (Cuneo) nel '600 perché accusata di aver reso storpi i bambini, fulminato un fornaio e causato la morte del bestiame della cittadina.
Anche il Castello di La Volta si narra che fosse collassato al suo interno per una punizione divina scatenatasi contro i partecipanti, tra cui forse alcune masche, di un banchetto lussurioso.
Il patrimonio culturale delle Langhe trova espressione anche nelle feste che animano il territorio, come ad esempio l'amata Fiera del Tartufo che si svolge tra ottobre e novembre a Barbaresco. A Cortemilia invece, nella seconda metà di agosto, va in scena la Sagra della Nocciola, con tanto di colorata sfilata di Nizurin e Nizurere.
Imperdibili sono poi il mercatino dell'antiquariato nel borgo di Cherasco e il Monfort Jazz a Monforte d'Alba, manifestazione musicale che si svolge nell'Auditorium Horszowski, anfiteatro naturale dall'acustica eccezionale.
Non si può non citare infine il Presepe Vivente a Dogliani, piccolo borgo che nel periodo dell'Avvento si trasforma in una minuscola Betlemme, con centinaia di figuranti che mettono in scena i momenti clou della nascita del Cristo.