La sua cima più alta è il Monte Cimone, con i suoi 2165 metri d’altitudine. Solo quattro cime dell’appennino tosco-emiliano superano i duemila metri. Dall’appennino parmense a quello reggiano, dal modenese al bolognese fino a giungere sul versante toscano, dalla Lunigiana alla Montagna Pistoiese, dalla Svizzera Pesciatina alla Montagna di Marliana, dalla Garfagnana alla val Bisenzio, dai Monti della Calvana al Mugello al Casentino. L’appennino tosco-emiliano è l’insieme di tutte queste regioni naturali, terre di boschi e vallate, laghi e torrenti ma anche di borghi, talvolta persi nei boschi, altre volte nascosti nel fondovalle, altre situati in zone panoramiche. Fiumalbo, Compiano, Bagnone, Castelnuovo di Garfagnana e Coreglia Antelminelli sono alcuni di questi borghi, luoghi tutti da scoprire, nel cuore dell’appennino tosco-emiliano.

FIUMALBO – TRA IL MONTE CIMONE E L’ABETONE

Fiumalbo

E’ all’ombra del Monte Cimone, a una manciata di chilometri dall’Abetone, che sorge Fiumalbo. Centro medievale con vecchie case di pietra e stradine in pendenza, circondato dai boschi, presenta un interessante nucleo storico. Nella piazza centrale sono da vedere la chiesa di San Bartolomeo Apostolo e la chiesa dell’Immacolata Concezione.  Tra le altre emergenze architettoniche ci sono la chiesa di Santa Caterina, che ospita il museo di arte sacra, e il quattrocentesco oratorio di San Rocco. Sulle tavole di Fiumalbo si trovano tortellini e tortelloni di ricotta, la tradizionale zuppa di cavolo nero, i tipici borlenghi farciti con lardo e salumi e le tigelle. Celebre il mirtillo nero dei boschi di Fiumalbo, usato anche a fini medicinali.

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COMPIANO – BORGO MURATO DELLE TERRE DI PARMA

Compiano

Borgo murato delle terre di Parma è inserito nel circuito dei borghi più belli d’Italia. Di origine medievale, con vicoli lastricati sui quali si affacciano palazzi nobiliari e case torri, Compiano fu terra dei Malaspina fino al XII secolo quando questi ultimi lo cedettero a Piacenza rendendolo feudo dei Landi. Spesso al centro di dispute territoriali, Compiano fu importante baluardo di difesa dell’accesso all’alta valle del fiume Taro. Domina l’abitato il bel castello, possente maniero con tre torri circolari, visitabile all’interno con le sue stanze eleganti e ricche d’opere d’arte. Per i buongustai a Compiano si devono assaggiare gli gnocchi di castagna con la ricotta, il vitello alla valtarese, arrosto con contorno di funghi, e la faraona alla castellana, in umido con i sapori dell’orto.

BAGNONE – PERLA DELLA LUNIGIANA

Bagnone

Conosciuto anche come la perla della Lunigiana, Bagnone è un piccolo centro della provincia di Massa Carrara. Situato a duecentocinquanta metri d’altitudine, nel Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano è bagnato dalle acque del fiume omonimo, affluente del Magra, ed è immerso in un fitto bosco di pini e querce. Crocevia d’importanti vie di comunicazione, Bagnone rivestì in epoca medievale, ma anche in periodi più recenti, un ruolo importante nella zona. Ricco di testimonianze storiche, presenta svariati luoghi d’interesse artistico come il Castello di Bagnone e la sua Chiesa, la Chiesa di San Rocco e la Chiesa di Santa Maria. Tra le frazioni c’è il bel borgo di Castiglion del Terziere con il castello.

CASTELNUOVO DI GARFAGNANA – PERLA DELLA LUCCHESIA

Castelnuovo di Garfagnana

Di Castelnuovo, principale centro della Garfagnana, si hanno notizie fin dal 740. Nel 1300 il borgo era particolarmente importante nelle terre di dominio lucchese, periodo in cui fu costruito il ponte di collegamento tra il Castello e il borgo di Cellabarotti, oggi di Santa Lucia. Tra i tesori del borgo vi sono il Duomo cinquecentesco dei Santi Pietro e Paolo e la Rocca Ariostesca. Da vedere anche la Fortezza di Mont’Alfonso, situata sul colle che sovrasta l’abitato, risalente alla fine del Cinquecento, l’interessante complesso del Convento di San Giuseppe e il Teatro Alfieri, risalente al 1860, secondo, per grandezza, della provincia di Lucca.

COREGLIA ANTELMINELLI – ARTE, NATURA E STORIA

Coreglia Antelminelli

Sono tutti piatti basati sulla lavorazione delle castagne a caratterizzare cucina e sapori del delizioso borgo lucchese di Coreglia Antelminelli, situato nella media valle del Serchio, a due passi dalle Alpi Apuane. Arte, natura e storia si mescolano in questo borgo dal tessuto urbano d’origine cinquecentesca dove spiccano due chiese che meritano la visita.

La chiesa preromanica di San Martino, risalente al IX secolo, e quella di San Michele, risalente al Mille. Bello il cinquecentesco palazzo del Comune, i palazzi Antonimi e Vincenti e, nella parte alta dell’abitato, palazzo Vanni che ospita il museo della figurina di gesso e dell’emigrazione.