Alle pendici delle Alpi Orobiche, a circa mille metri di altitudine, sorge un minuscolo villaggio montano che forse pochi conoscono ma che presto molti conosceranno perché un borgo così caratteristico non può certo passare inosservato. Tanto che, di recente, l’amministrazione locale ha promosso alcune iniziative per valorizzare l’aspetto culturale e turistico di questo piccolo centro abitato della Valle Imagna, nel bergamasco. Stiamo parlando di Arnosto, frazione del comune di Fuipiano Valle Imagna, le cui origini risalgono al XIV secolo: fino al 1797 fu sede della Dogana Veneta, che rappresentava il confine tra il ducato di Milano e la Serenissima.
Arnosto conserva intatte le murature in pietra che caratterizzano a prima vista le varie casette, disposte in salita una di fianco all’altra, con i loro tetti costituiti da grosse lastre di roccia calcarea. Sembra di essere nel paese delle fiabe, anche perché l’atmosfera che qui si respira è come incantata e sospesa nel tempo. Negli ultimi anni i turisti in visita ad Arnosto sono sensibilmente aumentati, così il Centro Studi Valle Imagna ha deciso di rilanciare l’antico borgo di Arnosto, che entro il prossimo anno diventerà un centro di animazione culturale e di promozione turistica.
Il Centro Studi Valle Imagna, in collaborazione con il Comune e la Comunità Montana Valle Imagna, sta lavorando al progetto Berghemhaus (“Casa dei Bergamini”), che prevede il restyling dei locali interni del Municipio, della biblioteca e del museo, al fine di renderli polifunzionali e in grado di ospitare pranzi, degustazioni enogastronomiche, meeting e un’ampia esposizione fotografica e multimediale che racconterà la storia del borgo.
«Il progetto Berghemhaus di Arnosto – ha spiegato l’assessore di Fuipiano, Sonia Rota – intende sostenere una grande sfida per il futuro, dimostrando che è ancora possibile vivere in montagna, abitare le vecchie case di pietra e offrire degli spazi percepiti come “casa comune” di scambio idee e di abilità, promuovendo e valorizzando i vari aspetti della cultura locale e dell’identità territoriale, stimolando processi di sensibilizzazione del contesto con riferimenti storici e sociali».
Se siete in gita tra le Alpi Orobiche, fate una sosta ad Arnosto: il villaggio delle favole vi aprirà le porte delle sue tradizioni secolari.