Sono solo storie? O c’è qualcosa di vero? Portano messaggi ai vivi, segni, indicazioni o fanno qualche scherzetto? Credenze popolari? Ai fantasmi c’è chi crede e chi no. E’ certo però che, tra le antiche mura dei millenari Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli (nella foto sopra, Castell’Arquato), i secoli sono costellati da storie d’amore magiche e spesso tormentate, vicende di guerra, partenze e ritorni, forti gelosie e intense invidie, passioni e intrighi, tradimenti e riappacificazioni, fatti imprevisti e improvvisi, delitti impuniti e fughe romantiche.
Custodite tra le pietre, ci sono le grandi storie di chi, dal Medioevo al Novecento, ha vissuto nelle rocche e nelle fortezze: leggenda vuole che alcuni di questi spiriti ancora vaghino tra le stanze delle antiche dimore, lungo i camminamenti di ronda, sulle torri, nelle antiche cantine, nelle segrete e nelle prigioni. Vicende che si tramandano e si narrano di generazione in generazione e, ancora oggi, suscitano lo stupore, il fascino, la curiosità edun sottile brivido nei turisti che, visitando i Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli, le ascoltano.
Il Castello di Compiano (PR)
«Sono 17 le storie di fantasmi dall’Appennino al Grande Fiume Po nei nostri castelli, e continuano le ricerche da parte di sensitivi, ghostbusters, veggenti dove accadono fatti strani – spiega il Presidente Orazio Zanardi Landi – Se Castelli del Ducato è oggi la più grande rete di manieri dell’Emilia-Romagna aperti al pubblico, non si dica ai nobili castellani che i fantasmi servono per fare marketing perché conti, principi, mecenati d’arte, guide che lavorano nelle roccaforti, maestranze all’opera si sono spesso trovati a contatto con fatti inspiegabili: finestre che sbattono all’improvviso senza correnti d’aria, echi nel silenzio, suoni e musiche dal a, apparizioni, segreti, rumori e tonfi fragorosi, ombre. Lì per lì si pensa sempre d’aver sognato, si cercano spiegazioni logiche, come è buon senso, ma a chi è capitato un brivido lungo la schiena è corso. Il nostro compito è raccontare le pietre e la vita nei castelli. D’altro canto ci sono, poi, i ricercatori che con approccio scientifico non credono alle antiche presenze. Così il dibattito si infittisce e ognuno è libero di sperimentare e pensare come crede. Esistono i fantasmi? Forse».
Ecco perché il “Ghost Tour alla ricerca dei fantasmi” tra rocche, fortezze e castelli è tornato recentemente molto in voga. Lo dicono le statistiche registrate dei Castelli del Ducato. E’ un modo di vivere il viaggio dall’Appennino al Po che intreccia alla classica visita storico-artistica anche quel tocco in più: lasciarsi trasportare dalla curiosità, dall’immaginazione o, forse, essere disposti a credere a spiriti luminosi e fantasmi, liberando la parte più irrazionale e magica che fa parte di ciascuno di noi. Per informazioni: info@castellidelducato.it, www.castellidelducato.it