Intriganti ed emozionanti. Sono i borghi pugliesi, che quando arriva l’inverno consentono un viaggio nel tempo arricchito da atmosfere suggestive, con le piazzette e i vicoli illuminati da lucine, mentre la neve stende il suo mantello sul paesaggio e le emozioni sono alle stelle.
Il volto e le seduzioni dei borghi pugliesi quando arriva l’inverno: un mosaico di atmosfera da vivere intensamente per scoprire l’anima del passato nella coreografia del presente.
1. Casamassima (Bari)
E’ chiamato il “paese azzurro” per le tonalità cromatiche del cielo che caratterizzano portoni, case, viuzze, androni. Pittoresco e medievale, antichissimo e originale, Casamassima in inverno si veste di un abito oltremodo speciale e accoglie in un’atmosfera silenziosa e suggestiva che si dirama per tutto il borgo, sul quale si staglia il castello. A Casamassima il tempo è scandito da ritmi arcani e il borgo è un libro di storia a cielo aperto, un susseguirsi di abbazie basiliane e palazzi ottocenteschi. Per accedere al borgo antico bisogna attraversare la Porta dell’orologio – risalente al 1841 -, a cui si accede dalla piazza principale e da conoscere sono il palazzo ducale, la trecentesca chiesa Matrice – conosciuta come Santa Croce – e il cinquecentesco monastero di Santa Chiara.
2. Pietramontecorvino (Foggia)
Un borgo alle pendici dei Monti Dauni, incastonato tra pianure e pendii che regalano scorci di rara bellezza. Tutt’intorno, boschi e un disegno della natura illanguidito dai torrenti, un paesaggio fiabesco che in inverno sprigiona tutta la sua malìa. Pietramontecorvino è da scoprire lentamente, fra case che emergono dalla roccia, stradine tortuose con scalinate scoscese e archi di comunicazione tra un portale e l’altro. Nel centro, ad accogliere è il cuore del borgo, il quartiere “Terravecchia”, che ha mantenuto l’originario tessuto urbanistico medievale con le abitazioni in tufo, in parte ricavate scavando direttamente la roccia tufacea.
3. Cisternino (Brindisi)
E’ un borgo tutto bianco, un gioco di arcate, vicoli, piazzette e si affaccia con una splendida balconata sulla valle d’Itria, “la valle dei trulli”. E bianca è la neve, che regala a Cisternino un’atmosfera incantata, nella quale passeggiare per scoprire i gioielli del borgo, a iniziare dalla torre di Porta Grande, per poi passare alle dimore storiche del centro: il palazzo del Governatore – monile barocco -, il cinquecentesco palazzo vescovile, palazzo Amati, palazzo Lagravinese e palazzo Ricci-Capece con la Torre del Vento. Qualche passo in più ed ecco che si possono conoscere la chiesa di Sant’Antonio con il convento dei monaci Cappuccini, la chiesa di San Quirico e la Matrice, costruita nel XIV secolo su una chiesa paleocristiana e dedicata a San Nicola di Patara.
4. Grottaglie (Taranto)
E’ un borgo circondato da canyon spettacolari, verdi come smeraldo d’estate e candidi con la neve in inverno. Arroccato su una collina a breve distanza da Taranto e sul ciglio del gradone murgiano che scende verso il Mar Piccolo, Grottaglie merita una visita soprattutto in inverno, quando si può apprezzare con un ritmo slow l’arte che l’ha resa famosa nel mondo. Nel centro storico, infatti, ritmato da stradine e casette dalle basse volte, si snoda il quartiere delle ceramiche, la fucina creativa di raffinate opere in terracotta. Più di cinquanta botteghe nelle quali da sempre e per tradizioni si creano opere in ceramica e i tradizionali “pomi” di ceramica smaltata, custodi dell’arte figula pugliese.
5. Oria (Brindisi)
Un borgo articolato in quattro rioni e che si staglia sulle colline dell’Alto Salento, tra le Murge brindisine e il Tavoliere di Lecce. Un viaggio nel tempo che in inverno regala emozioni quando si inizia a passeggiare per rione Castello, con il maniero – voluto da Federico II – che svetta in posizione panoramica incorniciato da torri e merlature. Tutt’intorno, il gomitolo di vicoli tortuosi, piazzette e cortili del centro storico. Il rione San Basilio sorge sul colle dove il santo stabilì la prima chiesa oritana di rito greco mentre il rione Judea in passato era abitato da una colonia ebraica. Il rione Lama, infine, è situato sulla pianura verso la quale confluivano le acque defluenti dalle zone più alte della località. Da conoscere è sicuramente la cattedrale in stile barocco e, nei suoi pressi, il palazzo Vescovile.