L’autunno porta con sé l’immagine di focolari dove si arrostiscono le prime castagne, di nebbioline che ammantano le valli e di boschi che si colorano di arancio, rosso, giallo e viola. Proprio il foliage è quello spettacolo naturale che tutti amano ammirare, magari passeggiando su sentieri naturalistici che ad esempio in Valtellina non mancano. Nella regione geografica della Lombardia sono molti i luoghi dove potersi godere il foliage in un’atmosfera di pace e tranquillità, magari sostando in borghi gioiello tutti da conoscere.
Monte Reit in Valfurva – Foto di Lorenzo Molinari/Unsplash
Dal Parco Nazionale dello Stelvio alla Val Tartano
La Valtellina ospita sul suo lussureggiante territorio il Parco Nazionale dello Stelvio, ricco di boschi di betulle, pioppi tremuli, frassini e larici, le cui fronde mutano d’aspetto durante l’autunno. Lo stesso foliage fa da cornice a un altro fenomeno tipico della zona, ovvero il bramito dei cervi, dando vita a un’atmosfera bucolica assolutamente magica: basta recarsi nei boschi della Val Zebrù e della Valle dei Forni, all’ombra del massiccio dell’Ortles Cevedale.
Il foliage rossastro dei larici caratterizza anche la Valle di Fraele, dove è possibile fare un’escursione alla volta dei laghi artificiali di Cancano, gemme turchesi che creano un contrasto spettacolare con gli alberi circostanti.
Lago di Cancano – Foto di Matteo Dell’Oro/Unsplash
La Valtellina è letteralmente circondata da piccole valli laterali e tra queste c’è la bella Val Masino, dove il foliage trova la sua massima espressione ai piedi del Monte Disgrazia, la cui cima è raggiungibile da un pianoro attraversato dal corso del fiumiciattolo Duino. In alternativa c’è la meravigliosa Foresta dei Bagni di Masino, dove c’è un percorso praticabile anche da bambini e non vedenti, in alcuni tratti costeggiato da una gorgogliante cascata.
Cascata dei Bagni di Masino – Foto di Antonio Sessa/Unsplash
Chi vuole ammirare il foliage autunnale da una prospettiva decisamente differente, allora non deve fare altro che raggiungere la Val Tartano, dove si trova il Ponte nel Cielo: sorge vicino Morbegno ed è il più lungo ponte tibetano d’Europa, percorrendo il quale è possibile ammirare, da un’altezza di 140 m, i sottostanti boschi della Val Tartano, come se fosse una tavolozza di colori caldi. Volendo si può percorrere anche il Sentiero dei Ponti, il quale permette agli amanti delle grandi altezze, di attraversare altri quattro ponti immersi in uno dei contesti naturalistici più affascinanti della Valtellina.
Ponte nel Cielo – Foto di Fabrizio Coco/Unsplash
Vivere il foliage tra ottimo vino e borghi da cartolina
La Via dei Terrazzamenti, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, è lunga ben 70 Km ed è l’escursione autunnale perfetta per coloro che amano sia il foliage che l’ottimo vino prodotto in Valtellina. Si attraversano vigneti disposti sui fianchi delle montagne, separati tra loro da antichi muretti a secco: tra una degustazione in una delle cantine vinicole che si incontrano lungo la via e una sosta per ammirare il foliage dei vigneti, non si può non apprezzare lo sforzo che l’uomo ha fatto nei secoli per coltivare le viti in questo angolo alpino della Lombardia.
Via dei Terrazzamenti – Foto di valtellina.it
La Via dei Terrazzamenti costeggia uno dei borghi più graziosi della Valtellina, ossia Teglio: qui sorge la Pineta del Teglio, bella da visitare in autunno percorrendo un sentiero che raggiunge la medievale Torre de li beli miri che sorge in cima a una collinetta. Uno dei simboli di Teglio è senza dubbio il Palazzo Besta: è un gioiello rinascimentale del 1433 che mostra ai visitatori splendide aule affrescate a tema mitologico e religioso, tra le quali il Salone d’Onore, la Sala della Creazione e lo stesso chiostro. In Piazza Sant’Eufemia si affaccia l’omonima Cattedrale, davanti alla quale non si può non apprezzare la facciata dipinta della Confraternita dei Bianchi, associazione laica dedita alla carità.
Teglio – Foto di Previsdomini
Le escursioni alla scoperta del foliage in Valtellina sono l’occasione perfetta per visitare ad esempio Grosio, sito proprio nel cuore del Parco delle Incisioni Rupestri: impossibile non restare affascinanti dai graffiti dell’Età del Bronzo che decorano la Rupe Magma che, come la schiena di una balena, emerge tra alberi dalle foglie rosse, gialle e arancio. Lo stesso contesto naturalistico circonda le vestigia dei due castelli medievali di San Faustino, risalente al X secolo con tanto di pittoresca torretta campanaria e il Castello Visconteo del ‘300.
Il Castello di Grosio
Non si può non citare infine l’escursione che da Mazzo di Valtellina porta al leggendario Passo del Mortirolo, tra boschi, pascoli e baite siti a quasi 1800 m di altezza. In questo borgo meritano una visita i resti della Torre di Pedenale e l’antico Battistero che compone la complessa struttura della Chiesa di Santa Maria.
Passo del Mortirolo – Foto di Previsdomini
Immagine principale: Pedra Rossa, Val Masino – Foto di Alessio Soggetti/Unsplash