Ci sono borghi in Italia che appaiono come eremi remoti, lontani dalla frenesia e dal turismo di massa: qui i ritmi sono lenti e lo stile di vita semplice e frugale, con tradizioni antiche tramandate da secoli. Alcuni di questi borghi dal 1 agosto del 2020 fanno parte di una comunità chiamata “Borghi del Respiro“: questa alleanza è nata, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, con la finalità di favorire lo sviluppo di un turismo più sostenibile nel rispetto dell’ambiente, garantendo così la vivibilità e la vitalità degli stessi borghi. Dietro a questo altrimenti noto come “Patto del Respiro” si cela un comitato scientifico composto da pneumologi che si adoperano nel monitoraggio della qualità dell’aria in questi borghi, alla stregua di quelle antiche cure per la tubercolosi che prevedevano soggiorni in luoghi dove l’aria era salubre e pulita.
Oggi si contano 15 “Borghi del Respiro” dove l’impegno profuso è tanto, tra iniziative come il divieto di fumare nei luoghi pubblici, l’incentivare la mobilità sostenibile e la fruizione di aree naturalistiche e la creazione di isole pedonali.
I Borghi del Respiro in Abruzzo
Scanno, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, è stato definito dalla CNN uno dei borghi più incantevoli d’Italia, i cui scorci hanno affascinato molti celebri fotografi tra cui Mario Giacomelli, la cui opera “Il Bambino di Scanno” è oggi esposta nel museo MoMA a New York. La stessa strada per raggiungere Scanno è spettacolare, in quanto si attraversano bellezze paesaggistiche come le Gole del Sagittario e il Lago di Scanno.
Il centro storico di Scanno è un tripudio di balconi in ferro battuto, scalinate esterne chiamate cemmause, eleganti edifici come il bel Palazzo Rienzo e botteghe orafe dove è possibile acquistare la presentosa, gioiello con tanto di cuore che le suocere in passato regalavano alle future nuore. Tra i monumenti simbolo di Scanno spiccano la Fontana Sarracco e il Museo della Lana.
Il borgo di Fontecchio sorge nel cuore della Valle dell’Aterno, a due passi da L’Aquila. Il simbolo di questo pittoresco paese, al quale si accede attraverso quattro porte immerso nel verde è la Torre dell’Orologio con il curioso orologio sulla facciata composto da sole sei ore. A due passi si stende una scalinata che porta ad uno scenografico belvedere costeggiando il Castello Baronale Corvi. Molto belli sono anche una trecentesca fontana e il Convento di San Francesco d’Assisi risalente al XIII secolo, decorata da affreschi medioevali di scuola giottesca tra i quali spicca quello raffigurante Maria Maddalena nel chiostro.
Foto di Giorgio Marcoaldi
Amatrice e Cascia
Oggi di Amatrice non resta più a in seguito al terribile terremoto che colpì l’Italia centrale nel 2016: la cittadina laziale sorgeva in una posizione incantevole, tra i Monti della Laga e i Monti Sibillini e godeva di un importante patrimonio storico e artistico. Lungo Corso Umberto I svettava la Torre Civica del XIII secolo, ancora oggi visibile, mentre la Chiesa di Sant’Agostino, con le sue torri campanarie e gli splendidi affreschi che ne adornavano gli interni, mostra oggi solo un superstite portale tardo-gotico.
Un tempo ad Amatrice sorgevano anche la trecentesca Chiesa di San Francesco, incantevole con i suoi affreschi del XV secolo e il Museo Cola Filotesio dedicato alle opere dell’omonimo artista.
La rinascita di Amatrice è ancora lontana ma nella frazione di Villa San Cipriano è nato un Polo del Gusto, area food progettata dallo studio di architettura Boeri che rappresenta il luogo perfetto per gustare i piatti tipici di Amatrice, dagli gnocchi ricci al formaggio alla minestra di farro fino all’inimitabile amatriciana.
In Umbria, nella splendida Valnerina e due passi dalla Foresta di Tazzo, sorge un altro dei Borghi del Respiro e si tratta di Cascia. La cittadina sita in cima al colle di Sant’Agostino si identifica con Santa Rita, la santa vissuta tra il ‘300 e il ‘400 che ha conquistato l’amore di migliaia di fedeli che ancora oggi si recano in pellegrinaggio sulla sua tomba nella Basilica di Santa Rita di Cascia. Oltre al Santuario, Cascia custodisce anche altre chiese di grande pregio come la Chiesa di Sant’Agostino decorata da bellissimi affreschi di scuola umbra e la Collegiata di Santa Maria, al cui interno è custodito un prezioso crocifisso risalente al ‘400.
Non lontano dal Santuario sorge il Palazzo Sanzi, riconoscibile dal grandioso porticato in bugnato e sede del Museo Civico, all’interno del quale sono custoditi dipinti, reperti archeologici del VIII a.C. e stemmi nobiliari.