Riserva naturale del Borsacchio a Roseto degli Abruzzi © Gianni Alcini
Caratterizzato da paesaggi incontaminati custoditi all’interno di ben tre parchi nazionali, uno regionale, un’area marina protetta, più altre 38 riserve naturali, l’Abruzzo si presenta come la meta ideale per gli amanti di ogni genere di vacanza attiva e sostenibile, da vivere tutto l’anno all’insegna di sport, avventura e divertimento.
Grazie alla presenza di centinaia di chilometri di piste ciclabili, percorsi per mountain bike e circuiti downhill tra colline e montagne, oltre a numerosi itinerari disegnati su strade poco trafficate e ad un’attitudine bike friendly certificata anche da un protocollo d’intesa sottoscritto con Legambiente con il quale la Regione Abruzzo ha inteso promuovere una complessa rete di strutture ricettive e servizi complementari per favorire lo sviluppo e la qualificazione dell’offerta turistica declinata sulle due ruote, il cicloturismo è forse il modo più completo e penetrante per conoscere e capire davvero questa terra antica e moderna al tempo stesso, che si lascia apprezzare ancor di più se osservata al ritmo lento della bicicletta.
Pineto © Gianni Alcini
A partire dai suoi circa 130 chilometri di litorale contrappuntati da un’unica pista ciclopedonale (in via di completamento in alcuni tratti) ideata nell’ambito del progetto Bike to Coast – a sua volta parte integrante della nazionale Ciclovia Adriatica – sulla quale si innestano come denti di un pettine diversi itinerari diretti verso l’interno, dalla Ciclovia del Tordino nel Teramano alla Via dei Mulini nel Chietino.
Proseguendo invece con l’azzurro dell’Adriatico al nostro fianco, tra secolari pinete e biotopi costieri si lambisce la possente Torre del Cerrano, una delle più antiche torri di avvistamento del Regno di Napoli, oggi sede dell’omonima area marina protetta.
Torre del Cerrano © Gianni Alcini
Oltrepassata Pescara grazie all’avveniristico Ponte del Mare, nella porzione di territorio della provincia chietina compreso tra Ortona e Vasto la pedalata rivela inedite scogliere e calette ghiaiose, approdi ideali per una sosta rigenerante da vivere in assoluta tranquillità, soprattutto fuori dai flussi dell’alta stagione. Siamo sulla Via Verde della Costa dei Trabocchi, chiamata così per la presenza di antiche macchine in legno un tempo utilizzate per la pesca, attualmente quasi tutte riconvertite in ristoranti dove gustare i piatti della tradizione marinara.
Via Verde della Costa dei Trabocchi © Regione Abruzzo
Il percorso è stato ricavato sull’ex tracciato ferroviario che procede parallelo alla linea di costa, circondato da scenari di incomparabile bellezza come il maestoso Castello Aragonese ad Ortona, la solenne Abbazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia – autentico capolavoro di architettura sacra medioevale immerso tra uliveti e vigneti – e le riserve naturali della Lecceta a Torino di Sangro e di Punta Aderci a Vasto. Proprio sulla Via Verde della Costa dei Trabocchi, dal 30 settembre al 2 ottobre prossimi si svolgerà la seconda edizione di Art Bike Run + Wine, tre giorni di eventi dedicati allo sport, alla cultura ed al gusto tra corse podistiche, esposizioni artistiche e ciclopedalate enogastronomiche.
Castello Aragonese a Ortona © Regione Abruzzo
Attorno alla panoramica infrastruttura si è sviluppata una vera e propria Rete ciclabile dei Trabocchi costituita da dieci itinerari di vari livelli di difficoltà per un totale di oltre 250 chilometri, individuabili grazie ad una opportuna segnaletica e ricavati su strade interpoderali a traffico limitato che consentono il collegamento con i principali attrattori culturali, ambientali ed agroalimentari dell’entroterra collinare raggiungendo, tra gli altri, centri importanti come Tollo, città del vino per eccellenza; Crecchio, con il suo imponente Castello Ducale; Lanciano, storico capoluogo frentano sede di un doppio miracolo eucaristico; Scerni, dove si produce la gustosa Ventricina del Vastese.
Sempre volgendo lo sguardo in direzione dell’Abruzzo interno, altrettanto avvincenti si presentano gli itinerari che arrivano fino ai piedi delle cime più alte d’Appennino. Tra i tanti, si può pedalare immersi nei vigneti della Valle Tritana, tra le province di Pescara e L’Aquila, costeggiando le limpide acque del fiume Tirino, uno dei più puliti d’Europa. Così come cimentarsi nel dolce saliscendi tra le vellutate rotondità delle Colline Teramane, gratificandosi con un rigenerante e profumato calice di Montepulciano d’Abruzzo, che in questa circoscritta sottozona di produzione è stato il primo vino in regione ad aver ottenuto il prestigioso riconoscimento della DOCG nel lontano 2003.
Sorgenti del Pescara © Luca Del Monaco
Identica meraviglia è offerta dall’insieme degli itinerari cicloturistici ideati nell’ambito del progetto Cuore d’Abruzzo in bici, che a partire dall’Abbazia celestiniana di Santo Spirito al Morrone di Sulmona, attraverso 14 singole tappe permette di scoprire borghi e peculiarità di territori unici come quelli delle valli Peligna, Subequana e del Sagittario, compreso il distretto dell’Alto Sangro ed i fiabeschi scenari lacustri di Scanno, con il suo romantico perimetro a forma di cuore. Fino a spingersi, infine, verso il panoramico lungolago di Campotosto con le sue incantevoli vedute sulla imponente catena del Gran Sasso d’Italia e dei Monti della Laga, senza tralasciare la possibilità di riallacciare i fili della memoria pedalando sulla storica Linea Gustav guidati dal fiume Sangro in direzione di Alfedena e del lago di Barrea all’interno del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Per un ciclo viaggio davvero dalle emozioni infinite.
Per approfondimenti https://cicloturismo.abruzzoturismo.it/
Lago di Campotosto © Regione Abruzzo
“Intervento cofinanziato con fondi FSC ex POR FESR 2014-2020 – asse IX azione 6.8.3”.
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