Ph. Racines Turismo © Manuel Kottersteger
Nascoste tra le maestose vette delle Alpi, le vallate di Racines offrono non solo panorami mozzafiato, ma anche un ricco patrimonio storico e culturale. Mettiamo in evidenza tre luoghi che raccontano storie affascinanti del passato di questo territorio: il Castel Wolfsthurn di Mareta, il Museo delle Miniere di Ridanna e la Chiesetta di Santa Maddalena, Ridanna.
Castel Wolfsthurn: Splendore barocco dietro a 365 finestre
Per chiunque si avventuri tra i paesi di Racines, l’imponente Castel Wolfsthurn non passa inosservato. Situato su una collina sopra il paese di Mareta, questo castello barocco risalente al XVII secolo incanta con la sua maestosità e la sua storia. Originariamente costruito come fortezza militare, il Castel Wolfsthurn ha subito diverse trasformazioni nel corso del tempo, passando dalle mani di nobili famiglie locali a quelle di importanti personalità dell’impero austro-ungarico.
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Oggi, il castello è una preziosa testimonianza del passato nobiliare della regione e ospita il Museo Provinciale della Caccia e della Pesca. Oltre alle collezioni di trofei di caccia e armi antiche, i visitatori possono ammirare gli affreschi originali che decorano le sale del castello e immergersi nell’atmosfera di un’epoca passata. Il Castel Wolfsthurn è una tappa imprescindibile per coloro che desiderano conoscere il fascino e la grandezza della vita nobiliare delle Alpi.
Il Castel Wolfsthurn riapre le sue porte il 16 Aprile ed è lieto, di darvi il benvenuto!
Il Museo delle Miniere di Ridanna: Alla Scoperta delle Radici Industriali
Nel cuore della Val Ridanna, il Museo delle Miniere offre un viaggio affascinante nel mondo sotterraneo delle miniere. Questa regione è stata per secoli un centro minerario vitale; le sue miniere di argento, piombo e zinco hanno contribuito alla ricchezza della zona e hanno modellato la sua identità. 150 anni fa qui fu realizzato un impianto di arricchimento del minerale, fra i più moderni per l’epoca, e che è stato attivo fino alla metà del XX secolo. All’aperto, è ancora possibile vedere l’impianto di trasporto su rotaia che, per il suo genere, è il più grande del mondo con piani inclinati impressionanti e binari per il traino con i cavalli che collegano il distretto minerario in alta montagna. Una delle gallerie, chiamata Poschhaus, attraversa infatti la montagna per 6 km e sbocca in Val Passiria.
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Oggi, il museo si trova all’interno dell’ex miniera di Monteneve. Attraverso visite guidate e mostre interattive, i visitatori possono esplorare i tunnel e le gallerie sotterranee, scoprendo il duro lavoro e le condizioni di vita dei minatori di un tempo. Oltre a mostrare gli aspetti tecnici e industriali dell’attività mineraria, il museo offre anche uno sguardo alla vita quotidiana dei minatori e alla loro importanza per l’economia locale. Molti di loro infatti erano immigrati provenienti dall’Italia centrale che, arrivando sulle Alpi, si trovarono ad affrontare una realtà per loro assolutamente sconosciuta: Fotografie, documenti storici e oggetti personali ne fanno testimonianza.
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Questa primavera ci invita a vivere nuove avventure e a riscoprire il mondo sopra e sotto terra. Il Museo provinciale miniere riapre le sue porte il 16 aprile e non vede l’ora di accompagnarvi in audaci esplorazioni.
La Chiesetta di Santa Maddalena a Ridanna: Un Tesoro Spirituale
Parlando del mondo delle miniere di Ridanna, è opportuno menzionare la Chiesetta di Santa Maddalena, patrona dei minatori. Situata tra le montagne, questa chiesa risale al XIV secolo ed è stato costruito dai minatori di Monteneve in dedicazione alla loro protettrice, ma anche per dimostrare la ricchezza della zona durante la fioritura dell’industria mineraria. Oggi rappresenta un esempio splendido di architettura religiosa alpina.
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La chiesa conserva al suo interno affreschi originali risalenti al periodo gotico e barocco, testimonianza dell’arte sacra dell’epoca. Piccola ma preziosa, anche l’arrivarci alla chiesa è speciale: il sentiero che porta alla destinazione si snoda fra il paesaggio incantevole della Val Ridanna, passando per prati e foreste. Per chi è rimasto incuriosito: Dall’inizio di maggio all’inizio di novembre, si svolgono visite guidate, gratuite e senza prenotazione.
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