L’Italia è uno dei paesi più ricchi di siti UNESCO, alcuni realizzati dalla mano dell’uomo e altri invece opera di Madre Natura: ebbene il mix perfetto tra queste due categorie è la Costiera Amalfitana, una meraviglia che affascina da secoli turisti proveniente da tutto il mondo. Si tratta di una porzione di costa, compresa tra Vietri sul Mare e Positano, affacciata sul Golfo di Salerno.
La Costiera Amalfitana appare come un quadro a chi la visita per la prima volta, con le scogliere a picco sul mare, punteggiate dalla macchia mediterranea e da borghi pittoreschi, custodi di leggende, arte e storia antichissima. La stessa strada per visitarli tutti, la SS163 Amalfitana, è essa stessa una meraviglia che, come un nastro tortuoso, si snoda sui promontori per 50 km, tra tornanti panoramici.
La Costiera Amalfitana: cenni storici
I primissimi abitanti a mettere piede in Costiera Amalfitana sono stati gli etruschi che, approfittando della presenza di calette naturali e insenature, hanno costruito i primi porti che hanno reso questo territorio crocevia di merci, popoli e culture. A loro succedettero poi i greci, che qui fondarono città come Paestum, la Città di Posidonia, Elea (la futura Velia romana) e soprattutto Neapolis. A Punta Campanella, meta degli appassionati di immersioni e luogo in cui il Golfo di Napoli e quello di Salerno si fondono tra loro, ci sono ancora i resti del Tempio di Atena, costruito in una scenografica fenditura rocciosa. Arrivarono poi i romani, che scelsero la costiera per erigere le loro splendide dimore, con annesse terme: forse la più bella è quella di Minori risalente al I a.C., costruita vicino alla foce del fiume Regina Minor, di cui restano ancora splendidi affreschi e mosaici.
I primi borghi cominciano a nascere nel Medioevo, periodo durante il quale nasce anche la Repubblica Marinara di Amalfi: è questo anche il tempo delle prime scorribande saracene provenienti dal mare e della costruzione conseguente di torri di avvistamento, atte ad avvistare i nemici in tempo per mettere in salvo la popolazione. Molte di queste costruzioni sono oggi ruderi, altre sono state riconvertite in strutture ricettive: quella che ad oggi si è conservata meglio è la torre di Punta Campanella, voluta da Pedro de Toledo, viceré di Napoli. A proposito di Punta Campanella, la leggenda ammalia questo luogo incantevole, narrando la dimora di tre sirene, Leucasia, Ligea e Agerola: abitavano il mare antistante e con il loro canto incantavano i naviganti, facendo sfracellare le loro imbarcazioni lungo gli scogli.
Costiera Amalfitana: cosa vedere
Il borgo simbolo della costiera è ovviamente Amalfi, il cui nome rimanda alla figura mitologica dell’amore di Ercole, qui seppellita per essere eternamente cullata dalle acque del mare Tirreno. Il monumento principale del paese è il Duomo di Sant’Andrea, nel suo spiccato stile arabeggiante che si fonde ad elementi rococò, romanici e barocchi. Da vedere anche il Museo dell’Arsenale, legato alla storia marinata della cittadina e il Museo della Carta, dove è possibile conoscere meglio la bambagina, una particolare e pregiata carta che addirittura Federico II relegò solo agli atti scritti privati.
Atrani rappresenta sostanzialmente la naturale prosecuzione di Amalfi e sorge poco oltre la Valle dei Mulini, tra i monti Aureo e Civita, proprio all’ingresso della Valle del Dragone. In questo borgo, nella Chiesa di San Salvatore de’ Birecto, venivano incoronati addirittura i duchi di Amalfi. Meritano anche una visita la Grotta dei Santi, ricca di affreschi di stampo bizantino, e la Grotta Masaniello. Da Atrani si può raggiungere facilmente la Valle delle Ferriere, spettacolare oasi naturalistica ricca di piante tropicali, cascate fragorose e fresche sorgenti dove rinfrescarsi durante le calde giornate estive.
Positano è un altro dei borghi più celebri della Costiera Amalfitana e la leggenda vuole che sia stato fondato a seguito dello sbarco dei Saraceni la notte di Ferragosto. Lo skyline di Positano è caratterizzato dalla cupola maiolicata della Chiesa dell’Assunta, splendente quando i raggi del sole la accarezzano: la vista è davvero spettacolare dalla Spiaggia Grande, situata proprio ai piedi del borgo. Da Positano, in particolare dalla frazione di Nocelle nell’entroterra, parte anche il famoso Sentiero degli Dei che, attraversando i Monti Lattari tra scorci spettacolari, arriva fino ad Agerola.
Maiori e Minori sono le due località in cui ci si trovano le spiagge più grandi, in particolare quella di Maiori che è di fatto la più ampia di tutta la Costiera Amalfitana. Minori, invece, è particolarmente famosa anche per la Villa Romana Marittima: si tratta di un sito archeologico legato alle vestigia di una domus di età giulio-claudia, con annesso Antiquarium ricchissimo di reperti antichi rinvenuti nel corso degli scavi.
Durante una vacanza sulla Costiera Amalfitana non si può non fare tappa a Vietri sul Mare, bellissima con i faraglioni dei Due Fratelli a largo e le sue coloratissime ceramiche, alle quali è dedicato anche un Museo all’interno di Villa Guariglia nella frazione di Raito. Sono verdi, azzurre e gialle le ceramiche che rivestono la cupola della Chiesa di San Giovanni Battista, l’edifico di culto principale di Vietri sul Mare.
Come non citare poi Ravello, situata a 350 mt di altezza alle falde dei Monti Lattari: è questo il borgo sede del Festival Internazionale dedicato alla musica classica, alla luce del soggiorno che nell’800 fece il compositore Wagner con sua moglie. A Ravello si trovano la Villa Rufolo, di origine medioevale e la meravigliosa Villa Cimbrone, dalla cui Terrazza dell’infinito si ha una delle viste più belle sul Golfo di Salerno e la costiera.
Tra Conca dei Marini, uno dei più piccoli borghi di tutta Italia e Praiano, sorge poi Furore, un comune sparso con case posizionate su diversi terrazzamenti coltivati a vigneti: è qui che sorge il piccolissimo e scenografico fiordo scavato nel corso del tempo dal fiume Schiato.
Folclore, artigianato e buon cibo
Conoscere a fondo la Costiera Amalfitana significa anche vivere tradizioni e feste dalle origini spesso antiche, legate anche a vicende storiche realmente accadute: è quello che accade in occasione della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare che si svolge in estate a largo di Amalfi. L’evento comprende anche un bel corteo storico che si aggira per le vie del borgo, con dame, cavalieri, giudici e soldati.
Da non perdere, sempre ad Amalfi, la festa di Sant’Andrea, che si svolge sia a novembre che a giugno: se in autunno i fedeli assistono alla sperata liquefazione del sangue del santo, in estate invece si ricorda il miracolo del santo che scatenò una tempesta sulla flotta del pirata Khayr al-DÄ«n Barbarossa nel 1544. Molto bella e caratteristica è la corsa dei pescatori che dal porto raggiungono il Duomo di Amalfi sfidando anche tutta la scalinata che porta all’interno della chiesa.
Non è da meno nemmeno la Via Crucis del venerdì santo ad Amalfi, con la processione che sfila per le vie di un borgo totalmente buio, illuminato esclusivamente dalle candele.
Chi invece ama il buon cibo, può partecipare alla festa estiva a Cetara dedicata al tonno: questo borgo è anche legato alla famosa colatura di alici, un must nel patrimonio gastronomico della Costiera Amalfitana.
Tra le altre tipicità del territorio ci sono i Limoni di Amalfi IGP, grazie ai quali vengono preparate vere leccornie come il limoncello e la delizia al limone di Minori. Da assaggiare assolutamente poi le sfogliatelle che, a differenza di quello che si può pensare, non sono nate propriamente a Napoli ma a Conca dei Marini, presso il Monastero di Santa Rosa situato su una panoramica sporgenza rocciosa.
Per quanto riguarda invece l’artigianato tipico della Costiera Amalfitana, non si possono non citare le ceramiche di Vietri sul Mare e soprattutto i vestiti in lino di Positano, nelle cui boutique è possibile anche acquistare sandali fatti rigorosamente a mano, costumi da bagno all’uncinetto e gonnelline in pizzo, per uno stile inconfondibile che ormai ha fatto il giro del mondo.