L’isola di Lampedusa fa parte dell’arcipelago delle Pelagie e sorge nel cuore del Mar Mediterraneo: nonostante faccia parte della provincia siciliana di Agrigento, Lampedusa è di fatto molto più vicina alle coste africane della Tunisia, distanti appena 113km, rispetto a quelle della Sicilia lontane 205km. Il suo territorio racchiude le caratteristiche naturalistiche dei continenti europeo e africano, tra piante magrebine, macchia mediterranea e baie spettacolari.
A spasso nel centro cittadino
L’isola di Lampedusa è spesso sulle prime pagine delle cronache quotidiane in quanto primo approdo dei migranti provenienti dalle coste africane: la Porta d’Europa è un’opera realizzata proprio per non dimenticare e far riflettere tutti sul dramma vissuto da questi poveri disperati in cerca di una vita più dignitosa.
Lampedusa è però soprattutto una delle mete preferite per chi decide di godersi una vacanza tra mare, natura selvaggia e tranquillità. L’ Isola delle Pelagie ha infatti una sola cittadina e un piccolo aeroporto: basta una giornata per scoprire tutte le bellezze dell’isola, essendo grande appena 20km².
La cittadina di Lampedusa ruota attorno a Via Roma, dove abbondano negozi e bar: percorrendola si incontrano anche la Fontana Cascella, realizzata in scintillante marmo bianco, e l’Archivio Storico dove non mancano libri, foto e filmati d’epoca. Non lontano, percorrendo una strada punteggiata da cappelle che simboleggiano i misteri del Rosario, si arriva al Santuario della Madonna di Lampedusa risalente al XVII secolo.
Non si dimentichi poi che proprio in questo piccolo centro lampedusano si trova un’opera di Arnaldo Pomodoro, ovvero l’Obelisco Cassodoro, realizzato in memoria di coloro che sono periti in tutte le guerre.
Di recente inaugurazione è il “Museo della Fiducia e del Dialogo per il Mediterraneo”: all’interno è possibile ammirare una qibla che indica la Mecca, la Testa di Ade, dipinti dello Schifano, l’Amorino Dormiente di Caravaggio donato dal Museo degli Uffizi e una toccante stanza del naufragio con esposti gli oggetti di tutti quei migranti che hanno perso la vita e i sogni nel mare di Lampedusa.
Le calette più belle di Lampedusa
A due passi dalla bella Cala Croce e dal porto di Lampedusa, dal quale partono gite in barca emozionanti che permettono di nuotare tra i delfini e pranzare a bordo, si trova la spiaggia di Guitgia, lambita da un mare cristallino, attrezzata e con fondali dolcemente degradanti che la rendono perfetta anche per i bambini.
Non lontana dal centro abitato sorge poi il Vallone della Tabaccara, bagnata da acque perfette per gli amanti delle immersioni che potranno in alternativa recarsi anche a Cala Mare Morto e Cala Pisana.
Dal Vallone della Tabaccara si può raggiungere facilmente Cala Madonna dove in passato le navi attraccavano per rifornirsi di acqua: a sovrastare questa baia c’è il Santuario della Madonna del Porto Salvo, bianco e celeste. E’ stato ricostruito dopo la Seconda Guerra Mondiale, i cui bombardamenti lasciarono miracolosamente intatta quella statua della Vergine portata in processione ogni 22 settembre.
Tra le altre baie gioiello di Lampedusa non si può non visitare la spettacolare Cala Pulcino con i suoi sassolini bianchi e il mare color smeraldo: per raggiungerla si deve percorrere per una quarantina di minuti un sentiero tanto impegnativo quanto verdeggiante che parte da Casa Teresa. Quest’ultima è il più antico dei dammusi di Lampedusa, costruzione tipica fatta con pietre a secco e tetti a cupole, lascito della civiltà araba e esempio arcaico di una architettura ecosostenibile.
Tra i luoghi più spettacolari di Lampedusa c’è senza dubbio il Faro di Capo Grecale, costruito a picco sul mare e raggiungibile percorrendo un brullo sentiero circondato dal mare.
Ultima chicca è la Spiaggia dei Conigli considerata una delle più belle del pianeta: parte della Riserva Naturale dell’Isola di Lampedusa, su questo arenile di sabbia bianca le tartarughe caretta-caretta, tra giugno e settembre, depongono le loro uova. Davanti alla spiaggia sorge l’Isola dei Conigli, habitat di lucertole di origine araba e del gabbiano reale e raggiungibile percorrendo a piedi il tratto di mare profondo appena 1mt. Immergendosi dietro l’isolotto si possono scorgere un arco naturale, preda ormai di spugne e madrepore, e la Statua della Madonna del Mare collocata a circa 14mt di profondità.
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