In Italia sono tanti i piccoli borghi che meritano di essere visitati, alcuni per le loro bellezze naturalistiche, altri per il patrimonio storico e culturale che li caratterizza. Vi sono poi alcuni luoghi dove tutti questi elementi si fondono e creano un qualcosa di magico e unico nel suo genere. È questo il caso di Nemi, borgo di eccezionale bellezza che sorge nel cuore del Parco dei Castelli Romani, di cui può essere considerato un vero e proprio simbolo. Si tratta di un paesino che è un piccolo gioiello affacciato su uno dei laghi più caratteristici del Lazio.
Il Lago di Nemi e la sua natura incontaminata
La differenza tra il Lago di Nemi e diversi altri bacini lacustri che si possono visitare nel territorio laziale sta proprio nel suo essere rimasto ancora poco urbanizzato. Qui la natura si presenta del tutto incontaminata. Poche sono le costruzioni realizzate sul bordo di questo lago vulcanico dove è il verde a predominare.
Il silenzio e la pace regnano sovrani ed è questo il posto giusto per chi vuole rilassarsi passeggiando o pedalando.
La stagione migliore per le camminate è la primavera, quando sulle rive del lago la temperatura è ideale e non si fa sentire troppo il caldo come invece avviene in estate, quando ad aumentare è anche l’umidità. Ecco perché, soprattutto nei fine settimana, Nemi viene scelta da aprile a giugno come meta imperdibile da quanti amano camminare o andare in bicicletta.
Per chi desidera una pausa culturale, poi, c’è il Museo delle Navi Romane, che fu realizzato in epoca fascista proprio sulla sponda del lago con lo scopo di andare ad accogliere i resti delle navi dell’imperatore Caligola che erano state estratte prosciugando l’intero bacino. Un incendio le distrusse ma ora all’interno dello stesso museo si può ammirare quel che resta di esse, oltre ad alcune ricostruzioni e ad altri oggetti rinvenuti nel territorio. Del resto, anche gli scavi del tempio di Diana Nemorense sono lì a pochi passi. La bella stagione è infine un’occasione per visitare il bellissimo borgo con il medievale Palazzo Ruspoli, che fu residenza dei conti di Tuscolo.
Museo delle Navi Romane – Foto di Comune di Nemi
Il paese delle fragole in primavera
Abbiamo detto che la primavera è la stagione migliore per passeggiare sulle rive del lago di Nemi e magari per farlo si può decidere di scendere a piedi direttamente dal borgo. Il centro storico è tutto da scoprire, con i suoi stretti vicoli che salgono fino alla chiesa del Paese, la cinquecentesca Santa Maria del Pozzo. Sono numerose le piccole attività commerciali che vendono prodotti a base di fragole, simbolo di questo paesino. È proprio in primavera, infatti, che iniziano i primi raccolti da parte dei coltivatori locali e nei primi giorni di giugno l’intero borgo si veste a festa per celebrare quel frutto che per l’intero paese costituisce da sempre motivo di vanto e orgoglio.
Sagra delle Fragole
Una tradizione questa che non è stata mai abbandonata fin dal lontano 1922 e che vede protagonista tutto il Paese, con parate, rievocazioni storiche, sfilate in costume e tanto spettacolo. Nei piccoli locali tipici è quasi d’obbligo gustare le fragole preparate in tutti i modi possibili. Si possono assaggiare le prelibate fragoline con la panna, mentre chi preferisce può ordinare le crostatine con crema e fragole ricoperte da zucchero a velo. Cestini di fragoline sono acquistabili praticamente in ogni angolo del paese, e in molti casi sono proprio appena raccolte. Centinaia di turisti si riversano ogni anno in questo piccolo paesino per prendere parte alla festa che si prolunga per un intero fine settimana.
La stagione ideale per le passeggiate nel bosco
Nemi è uno dei piccoli borghi più interessanti dei Castelli Romani. La sua storia la lega a Diana, dea della caccia e dei boschi. D’altronde i boschi non mancano intorno a questo paesino incastonato tra i Colli Albani. Da Nemi si snodano diversi sentieri, regolarmente frequentati dagli appassionati di trekking e mountain bike. Dopo la lunga pausa invernale, quando non di rado le alture circostanti si ricoprono anche di neve, la primavera è la stagione in cui si può ripartire con itinerari interessanti, alcuni dei quali riprendono percorsi storici, come quello che lungo la via Sacra conduce al Monte Cavo.
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