Per evidenziare la bellezza di Montalbano Elicona basta ricordare la vittoria nel 2015 del concorso ‘Il Borgo dei Borghi’, attribuitogli durante la trasmissione di Rai Tre ‘Alle falde del Kilimangiaro’.
La vittoria di Montalbano Elicona è frutto di una lunga storia che ha trasformato questo borgo in uno splendido scorcio paesaggistico e culturale della Sicilia. Il paesino si trova in provincia di Messina, nell’entroterra del Golfo di Patti e deve il suo nome al termine latino Mons Albanus o Albus, cioè il sito dove si è istallato il primo insediamento e la rocca del periodo romano. Il nome Elicona, invece, richiama ad un sostantivo greco. Infatti, intorno all’VIII-VII secolo a.C., in piena colonizzazione greca della Sicilia, i Sicelioti (i greci di Sicilia) chiamarono con l’appellativo Helikon un sito, dove successivamente sarà istallato il borgo medievale.

Oggi Montalbano Elicona ha un centro storico di assoluta bellezza, con alcune chiese di pregevole fattura, come la Chiesa di Santa Caterina di Alessandria, risalente al 1344, o la Basilica di Santa Maria Assunta e San Nicolò Vescovo, costruita intorno al 1648 e che oggi è il Duomo del paese, ma anche il Santuario della Provvidenza del 1630, che oggi ospita il Comune.
Ma tra le bellezze di Montalbano Elicona non possiamo non citare il poderoso castello, costruito dai Normanni nel XII secolo, poi divenuto dimora sveva, e successivamente aragonese e spagnola.
Inoltre, il borgo ospita un grazioso museo fotografico dedicato al dottor Eugenio Belfiore, che contiene più di duecento foto in bianco e nero che raccontano più di cento anni di storia del paesino.
Da un po’ di anni il centro storico del borgo ha subito un’importante ristrutturazione e restaurazione di una cinquantina di casette distribuite tra caratteristiche viuzze di varia dimensione, che creano quell’atmosfera fiabesca, come se il tempo si fosse fermato al medioevo. Molte di queste case ospitano un campus universitario o delle strutture ricettive.

Castello di Montalbano Elicona, armeria

Montalbano Elicona non è solo storia e arte, ma anche paesaggio e natura. Attraverso escursioni a piedi o a cavallo è possibile ammirare la variegata fauna e flora della Val Demone siciliana. Il territorio circostante di Montalbano Elicona offre delle sorprese davvero sfiziose. Tra queste si devono assolutamente citare le rocche di Argimusco con i suoi megaliti, insieme ai caratteristici cubburi, capanni pastorali che richiamano ad una tradizione secolare. Alcuni ritengono che possano essere state vecchie postazioni militari, ma molto probabilmente si trattano di rifugi pastorali di epoca pre-romanica, dei veri e propri capolavori di ingegneria rurale che riescono a mantenersi caldi anche nelle più fredde giornate invernali. Ma non bisogna perdersi nemmeno i mulini ad acqua, i dolmen e i Bosco di Malabotta, divenuto riserva naturale e che ospita fusti secolari, agrifoglio e dei rigogliosi ruscelli che richiamano ad atmosfere di altri tempi e che danno quella sensazione di incontaminato che molto spesso manca ai giorni d’oggi. Ma in mezzo alla rigogliosa vegetazione di faggi, pini, castagni e querce è possibile ammirare alcuni esemplari di cinghiale, ghiro, martora e volpe, ma anche alcuni rapaci tra cui la splendida aquila reale.
Bisogna però approfondire il discorso del suggestivo complesso megalitico di Argimusco formato da grandissimi massi di sconosciuta origine, che forse richiamano ad un antico villaggio preistorico e che si ritiene siano altari consacrati a divinità ormai perdute.
Inoltre, molti mulini ad acqua sono visibili nel corso del fiume Elicona, che sono una tangibile testimonianza di attività economiche floride.

rocche di Argimusco

Uno degli eventi da non perdere a Montalbano Elicona si svolge durante il ‘Corpus Dimini’, che si tiene ogni anno a Giugno. In questa tradizionale festa, infatti, viene organizzata la cosiddetta Insabbiata. In pratica, i vicoli e le vie del centro storico del paese vengono colorate come se facessero parte di uno stupendo dipinto progettato da un pittore che usa sabbia colorata.

Ma Montalbano Elicona è anche tradizione culinaria. Nelle tavole imbandite del borgo non possono mancare gli insaccati di suino nero dei Nebrodi, specialità autoctona della Sicilia. Ma anche i formaggi la fanno da padrona, con il maiorchino e la provola dei Nebrodi. Quest’ultima subisce un processo di stagionatura davvero particolare ed è anche famosa per le sue dimensioni non certo ordinarie, che possono raggiungere i 5 chili di peso. Infine, Montalbano Elicona è sede della sorgente dell’acqua Fontalba, prodotta in contrada Milizzo.

Formaggi Nebrodi