I 4 Borghi da visitare in Sardegna

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Traghetto dall’isola portuale della Maddalena – Ph. eli77/iStock

La Sardegna è una delle terre più affascinanti d’Italia e non solo; è un mix di tradizione e innovazione, come se l’isola fosse stata divisa in due: una parte piena di lusso sfrenato e divertimento appartenenti alla Costa Smeralda, dall’altra un forte attaccamento al passato e alla tradizione oramai ampiamente radicata nel popolo sardo e nella sua terra. È la seconda isola più grande del Mediterraneo e vanta coste che si estendono per circa 2.000 km, dando vita a scenari spettacolari tra mare e rocce davvero unici nel suo genere.

I traghetti Sardegna sono quotidiani e le partenze avvengono da gran parte dei porti italiani, così da renderla una meta perfettamente raggiungibile in tutti i periodi dell’anno. La Sardegna, infatti, seppur sia ideale per una visita in estate o comunque nelle stagioni più calde, per poter fare un tuffo nelle sue splendide acque e per visitare le sue particolarissime spiagge, può essere visitata tutto l’anno per le bellezze che ha da offrire. In Sardegna ci sono tanti piccoli borghi dove il tempo sembra essersi fermato, che meritano davvero di essere visitati almeno una volta nella vita. In questo articolo vi parleremo dei 4 borghi assolutamente da non perdere se si ha intenzione di trascorrere un periodo di vacanza sull’isola, magari approfittando dei numerosi ponti che il 2023 ci regalerà.

Traghetto da Cagliari
Dal Porto di Cagliari – Ph. RomanBabakin/iStock

I Borghi da non perdere

Iniziamo dal nord della Sardegna con Santa Teresa di Gallura situato su quelle che vengono definite le Bocche di Bonifacio, uno stretto che fa da separatore tra la Corsica e la Sardegna. Nell’antichità il suo nome era Longosardo ed è da qui che deriva anche il nome del suo monumento più importante che è l’omonima Torre, nei dintorni è possibile ammirare splendidi siti archeologici di Nuraghe.

Spiaggia Rena Bianca, Santa Teresa di Gallura
Spiaggia Rena Bianca – Ph. Daniele Macis/iStock

Merita davvero una visita il coloratissimo paesino di Bosa, il centro della Planargia, che risale addirittura ai Fenici. Per secoli è stata dominata da diverse fazioni, tanto da renderla una cittadina dalle tante sfaccettature e stili. Ha una storia lunghissima e tantissimi monumenti, tra i più importanti: la Chiesa di Nostra Signora di Sos Regnos Altos, risalente all’epoca del dominio spagnolo, la chiesa catalana di Sant’Antonio Abate, il Ponte Vecchio di origine sabauda e la chiesa di San Pietro.

Il borgo di Bosa
Ph. Jürgen Scheeff/Unsplash

Annidato al centro dell’Ogliastra, si trova un borgo di origine medievale, aggrappato su una montagna: Ulassai. Le zone attorno sono cosparse di siti archeologici dove ammirare i famosi Nuraghi, il borgo presenta al suo interno numerosi siti di interesse storico, come ad esempio il palazzo medievale comunale, alla chiesa di San Sebastiano o il complesso bizantino dedicato a Santa Barbara.

Nuraghe ad Ulassai
Nuraghe ad Ulassai – Ph. Jürgen Scheeff/Unsplash

Infine, da non perdere è Castelsardo, la cui fondazione risale all’incirca intorno al 1100. Il borgo è arroccato su un promontorio da cui nelle giornate limpide si possono ammirare meravigliosi tramonti. Questo è quello che domina il più famoso Golfo dell’Asinara e a sovrastarlo c’è il Castello dei Doria, di cui ancora oggi sono visibili le torri e le mura. Da visitare inoltre la concattedrale di Sant’Antonio Abate, il palazzo civico medievale, infine, nei suoi pressi si trova anche la roccia dell’elefante, un massiccio così chiamato per la sua forma particolare, dove all’interno si trovano due Domus de Janas.

Tramonto su Castelsardo
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